Ciò che di fatto da molti anni accade nelle scuole private di italiano per stranieri, cioè il ricatto e lo sfruttamento di insegnanti malpagati, senza riferimenti contrattuali, privati dei minimi diritti come della prospettiva lavorativa, diventa legge!
La finanziaria 2006 istituzionalizza l’insegnameno nelle scuole private come un “lavoretto” e nello stesso tempo incrementa il bonus scolastico per coloro che vorranno studiare in questi istituti. I dettagli nell’articolo da www.repubblica.it.
Buon Natale.
La Finanziaria innalza il bonus scolastico, malgrado i tagli. E si potranno assumere docenti in deroga alla normativa nazionale. La protesta della Cgil.
Il Far West dei contratti
nel Natale delle scuole private
di SALVO INTRAVAIA
In arrivo, per le scuole paritarie, due regali di Natale. Il primo sottoforma di maggiori finanziamenti a favore di chi iscrive i figli nelle scuole private. Il secondo attraverso una maggiore “flessibilità del lavoro dipendente”, riservata solo alle non statali. Ma andiamo per ordine.
Nel maxi-articolo che costituisce la Finanziaria 2006 approvato ieri alla Camera contiene una gradita sorpresa per le scuole paritarie: l’incremento del bonus scolastico che nel 2006 arriverà a 157 milioni di euro. Un bel regalo se si considera che sul bilancio del ministero dell’Istruzione incombe un taglio di oltre un miliardo di euro. La seconda regalia arriva direttamente da viale Trastevere: una circolare del 12 dicembre avente per oggetto “Riconoscimento e revoche della parità scolastica: Rapporto di lavoro dei docenti”. Leggendo il provvedimento si ha la netta sensazione che le scuole paritarie sono autorizzate ad assumere docenti non necessariamente con contratto a tempo indeterminato come – tranne alcune eccezioni soprattutto per il personale religioso delle scuole cattoliche – stabilisce la normativa. Una specie di Far West dei contratti. In pratica, la natura del rapporto di lavoro degli insegnanti delle scuole non statali, che fino a qualche tempo fa non si discostava di molto da quello dei docenti delle scuole pubbliche, potrebbe cambiare e aprirsi a tutte le tipologie di lavoro introdotte dalla legge Biagi.
Netto, su tutte e due le questioni, il commento di Enrico Panini, segretario generale della FLC Cgil, che definisce la recente circolare “un’autentica cuccagna” per le private. La circolare del 6 dicembre è “un regalo ai gestori spregiudicati che non applicano il contratto. Infatti il ministero (smentendo in un colpo solo un parere dell’Avvocatura generale dello Stato, una circolare dello stesso ministero e una sentenza della Cassazione) stabilisce che il mancato rispetto degli obblighi contrattuali non è motivo di revoca (o di mancata concessione) del beneficio della parità”. Stesso commento in merito ai finanziamenti aggiuntivi per gli iscritti nelle scuole paritarie del Paese. “Che dire poi della Finanziaria per il 2006? Semplicemente un regalino di 157 milioni di euro, cioè più del triplo di quanto stanziato (per la precisione: 49.820.216 euro) con la Finanziaria del 2005, per un buono scuola a favore di chi iscrive i figli alle scuole private”.
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