E’ proprio vero: Nemo profeta in patria!
E noi che MILLE E NON PIU’ MILLE pensavamo dovesse segnare solamente il passaggio di un secolo!! Ed invece mai profezia fu più attuale e funesta.
MILLE E NON PIU’ MILLE, naturalmente euro. Che difficilmente un insegnante di italiano a stranieri riesce a portare a casa a fine mese.
Il Due Blog, molto sensibile verso alcune tematiche strettamente legate alla quotidianità di un insegnante di italiano a stranieri, non poteva sottrarsi, nemmeno questa volta, dal postare un articolo apparso sul corriere.it, che tratta di un ameno argomento, permetteteci l’ironia: i milleuristi, tematica che val bene un neologismo!
Ma la particolarità dell’articolo non risiede nel contenuto, che qualcuno di noi ha sperimentato sulla propria pelle, quanto il fatto udite! udite! che sia stato pubblicato da una testata internazionale come l’International Herald Tribune.
Molti di noi insegnanti di italiano a stranieri sono precari, a prescindere dall’istituzione per la quale lavorano. Siamo precari in Italia come all’Estero, dove inoltre siamo il primo e se non unico, almeno piuttosto determinante e forte contatto con la lingua e la cultura italiana. Abbiamo il delicatissimo compito (senza scadere nel bucolico-sentimentale) di andare incontro, o disilludere, le aspettative di chi studia la nostra lingua e che nel proprio immaginario vive di un’Italia dai contorni non ben definiti. Dobbiamo noi stessi esserci allenati a relativizzare, per essere consapevoli dei valori che veicoliamo nel lavoro in classe. E subito dopo esserci chiariti le idee, dobbiamo correre per preparare la lezione, sempre alla ricerca di materiali nuovi, originali e funzionali allo studente che ci sta davanti e con il tempo abbiamo maturato l’idea che purtroppo per noi il tempo non è denaro e che entrambi non sono mai abbastanza.
Spesso lavoriamo in strutture inadeguate o con del personale incompetente e quando si sta all’estero fatichiamo per rimanere aggiornati noi stessi come parlanti di una lingua in continua evoluzione e tutto questo per pochi miseri euro che non sempre arrivano a mille.
Il Due Blog, lungi dal voler alimentare inutili polemiche, si auspica uno scambio di opinioni ed esperienze sull’argomento, con voi insegnanti o futuri tali. L’obiettivo sarebbe anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, proprio perché esposti spesso in prima persona in contesti di non facile gestione, senza necessariamente varcare i confini, come per esempio nella scuola pubblica italiana.
Convinti che < <L’Unione fa la forza>> non sia solamente uno slogan sinistrofilo che perderà la propria efficacia con il 10 aprile, speriamo di contattarvi numerosi!
Cogliamo l’occasione per riproporvi un articolo postato su Il Due Blog il 15 marzo scorso, di argomento affine intitolato: Gli schiavi moderni.
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Consigliamo una visita anche di Generazione 1.000 euro, blog curato da Antonio Incorvaia, protagonista dell’articolo dell’ International Herald Tribune.