Nei giorni 24, 25 e 26 novembre 2005 si è tenuto il Seminario Nazionale di Formazione e Aggiornamento “Lingue e culture: una sfida per la cittadinanza” organizzato da Lend (Lingua e Nuova Didattica). Il 2005 è stato proclamato “Anno Europeo della Cittadinanza attraverso l’istruzione” dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. L’associazione Lend ha organizzato il convegno seguendo questo tema e cercando di mettere in evidenza il contributo che la conoscenza di più lingue e più culture può offrire allo sviluppo della cittadinanza attiva. I vari interventi si sono articolati sulla ricerca di ciò che sta alla base della cittadinanza, sulla politica linguistica dell’Unione Europea, prospettando curricoli plurilingui e approfondendo l’analisi del rapporto tra cittadinanza e intercultura.
Il legame tra “cittadinanza” e “identità” è stato analizzato da Jacques Pécheur, il quale ha messo in risalto le difficoltà della costruzione dell’identità in una società globalizzata, dove una forte ricerca di senso di appartenenza e identificazione da un lato convive e dall’altro si scontra, nella società occidentale, con il pensiero relativista che tende a bandire le affermazioni e gli atteggiamenti portatori di giudizio. Alla conclusione dell’intervento, Pécheur ha ribadito l’importanza del legame politico tra identità e cittadinanza e come la lingua sia alla base di questo legame. L’intervento di Jean Claude Beacco ha sottolineato come il concetto di “cittadinanza democratica” sia alla base delle politiche linguistiche del Consiglio d’Europa e come in alcuni Paesi la conoscenza della lingua sia già un criterio di accesso all’ottenimento della cittadinanza. Sempre incentrato sul tema del rapporto tra lingua, identità e cittadinanza, l’intervento di Hugh Starkey, ha messo in risalto le difficoltà che si incontrano quando si vuole far combaciare una lingua con uno Stato (ad esempio, negli Stati dove sono previste più lingue ufficiali, o dove coesistono dialetti e lingue nazionali, ecc.) e ha auspicato la formazione di una “cittadinanza cosmopolita”, basata sui principii e sulle norme della Dichiarazione dei diritti umani e sul riconoscimento delle uguaglianze e delle differenze.
Il Convegno si è concluso con l’intervento di Tullio De Mauro che ha sottolineato come l’educazione linguistica non sia sempre stata associata alla cittadinanza democratica, ma che tale legame è possibile e auspicabile nella scuola odierna.
Costanza Menzinger