Torno sul TASK BASED LANGUAGE LEARNING (un altro post sull’argomento qui) con l’ideazione di una nuova attività pensata per studenti di L2 di livello B1 o superiore. Non ho ancora provato questa attività, sarei grato a chiunque volesse fare critiche costruttive ma anche distruttive, queste ultime poi le faccio diventare costruttive io.
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Insegnare italiano negli Stati Uniti, parte 2
In questa seconda parte cercheremo di capire meglio in cosa consiste il lavoro di un insegnante di italiano.
I corsi di lingua
(Queste affermazioni sono abbastanza arbitrarie. La situazione è complessa, per cui ho scelto di dare una versione abbastanza realistica, ma non esaustiva).
Nella maggior parte delle università i corsi di lingua sono di circa 40 ore a semestre, distribuiti su 3 incontri settimanali da 50 minuti (per i primi due livelli questo monte ore sale a 50). Gli studenti spesso devono studiare una lingua per quattro semestri. I primi due semestri, ottengono 4 crediti per corso, perché ci sono tre incontri settimanali (2×75’ e 1×50’). Gli ultimi due semestri i crediti scendono a 3 (come per qualsiasi altro corso che frequenteranno) e le lezioni passano a 2×75’.
Gli studenti devono essere esaminati spesso. Bisogna produrre voti che quantifichino il progresso e portino a un risultato numerico. Il voto finale è molto importante, per cui pur cercando di essere obiettivi, si cerca sempre di indorare la pillola.
Insegnare italiano negli Stati Uniti, parte I
Insegnare italiano negli Stati Uniti è un’opportunità di lavoro che vorrebbero avere in tanti.
In realtà insegnare italiano in un’università americana è un’esperienza a sé, piuttosto particolare, poi, se si hanno avuto esperienze anteriori sia in Italia che all’estero. Qui insegnare significa anche produrre voti ogni 15 giorni: è una maratona di 40 ore semestrali equivalenti ai 42 chilometri che ci separano da Atene.
Nelle università americane l’italiano va? Sì, dai, va! Anche se in passato ci sono stati casi di Dipartimenti che hanno subito grossi tagli per esempio nell’università Suny, se non sbaglio (1). Nella parte est degli Stati Uniti l’italiano è studiato anche nelle scuole, soprattutto in New Jersey, dove in passato c’è stata una forte emigrazione di italiani. Anzi, alcuni miei studenti hanno la famiglia lì, ma vengono a studiare qui in Virginia, dove paradossalmente l’italiano non è insegnato nelle scuole ma solo nelle Università. (2)
E’ solo questione di tempo (volersi tenere aggiornati online)
Oggigiorno tenersi aggiornati sull’andamento e sulle tendenze della didattica dell’italiano per stranieri è possibile grazie a una miriade di pubblicazioni gratis e online. Per non parlare dei portali legati alle università e scuole di formazione che archiviano da anni interventi e riflessioni sull’insegnamento.
E’ solo una questione di tempo, trovarlo, per perdersi amenamente tra i seguenti link suddivisi in quattro sezioni.
Attività interattive ALMA EDIZIONI
Ormai, si sa, la prossima frontiera dell’editoria didattica è quella rappresentata dalle nuove tecnologie applicate ai materiali. ALMA EDIZIONI ha recentemente messo a disposizione sul suo sito-web circa 300 esercizi interattivi gratuiti.
EuRom5
Se hai avuto il papà dipendente del Ministero degli Affari Esteri che viaggiava per lavoro portandosi dietro mamma e te, se hai avuto genitori bilingui che in casa parlavano una lingua diversa da quella parlata da noi, se hai avuto la tata straniera o i tuoi t’hanno pagato sin da piccolo i corsi di lingua all’estero, lascia perdere questo post, tanto non capiresti.
Se invece ti ricordi bene dei dolori, delle arrabbiature, del nervosismo e infine della rinuncia a decifrare che diavolo mai significasse “Come fare tu fare?” oppure “Lattina tu sciare?” questo post potrebbe interessarti.
Trova l’errore (B2-C1)
Proposta di analisi:
– congiuntivo;
– importanza dell’accento acuto nell’individuazione di una precisa identità genere;
– co-occorrenza lessicale;
– accordo pr.oggetto diretto/p.passato;
– connettivi;
– connettivi – uso autolesionistico dei.
L’italiano LS a Barcellona… sboccia online!
Barcellona credo che sia “la” città, per me ideale ed anche un po’ idealizzata (adesso che ci separano così tante migliaia di chilometri). E sicuramente indimenticabile grazie al fatto di averci vissuto due anni, eh beh, anch’io sono reduce da un’esperienza biennale all’IIC, esperienza che nel bene o nel male mi ha segnata! Ho scritto questo tutto d’un fiato… e mentre mi riprendo, vi tranquillizzo, continuiamo ad essere un blog dedicato all’italiano per stranieri…così, in questo post dedicato a Barcellona, relativamente all’insegnamento della lingua italiana, troverete molti spunti soprattutto online, che sono sicura, non vi deluderanno.
E anche Katerinov approdò su Estericult…
Quale miglior esempio di sposalizio tra modernità e classicità?
Katerin Katerinov, linguista, glottodidatta, autore, professore, insegnante di calibro che sposa le moderne tecnologie per comunicare con tutti i vari insegnanti di italiano, cioè noi, sparsi nel mondo!
Katerin Katerinov, infatti, ha da poco inaugurato una collaborazione con il Mae dal titolo: PARLARE ITALIANO NEL MONDO.
XV SEMINARIO AICLU: La didattica dell’italiano per studenti cinesi
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Venerdì 19 febbraio si terrà il XV SEMINARIO AICLUorganizzato dall’AICLU e dal CLA dell’Università degli studi ROMA TRE: La didattica dell’italiano per studenti cinesi (Il programma `Marco Polo´ ed altre esperienze).
Questa è la locandina.
Interverranno nomi noti della Glottodidattica, da Lidia Costamagna dell’Unistrapg a Massimo Vedovelli dell’Unistrasi, per passare ad Anna De Meo e a Rossella Bozzone Costa.