Buon Compleanno Ildueblog!

Non basta solo l’ispirazione per scrivere, serve anche il tempo, ed io di tempo per scrivere utimamente non ne ho avuto. E vi avrei voluto scrivere da tempo tante belle cose…

Per esempio, vi avrei voluto scrivere delle ultime strabilianti lezioni con gli studenti: la conferenza sul “Flipping sterotypes in the language class”, in cui sono riuscita a unire il mito ribaltabile e ribaltato degli stereotipi: Signori e Signore, Mister Bruno Bozzetto “Europe vs Italy” e Igiaba Scego, il mio cavallo di battaglia con il racconto “Salsicce” e l’attività “mi sento italiano/a quando” che ho fatto quasi ingurgitare ai miei studenti proprio come faceva Igiaba con le salsicce, perché non avevo tempo e dovevo avere materiale per la conferenza…IMG_20141119_123516805 copy

Vi avrei voluto dire che la foto di quel post “grazie per l’italiano” che vi appare se gentilmente cliccate sul link del paragrafo che avete appena finito di leggere, insomma che quella frase l’ha scritta J., alunno che ho avuto tre anni fa, che presto si sposerà con K. che è stata mia studentessa fino a maggio e a cui ho regalato la mia bicicletta…

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L’estate è servita!

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Vi proponiamo due appuntamenti estivi da non perdere: il primo è una Summer School, in presenza a Bari, il secondo, completamente online, è un convegno di italianistica in Brasile.

Il primo è la Summer School completamente gratuita “Politiche di integrazione linguistica e culturale: percorsi e metodologie” che si terrà a Bari dal 15 al 19 giugno. Parteciperanno esperti provenienti da varie università italiane e straniere e ci saranno workshop tenuti da case editrici esperte nel campo.

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Gli insegnanti di italiano l2 riescono a fare settore?

Gli insegnanti di Italiano L2 riescono a fare settore? è il titolo di un articolo -appena pubblicato sul sito INformalingua- in cui do la mia opinione sulla condizione degli insegnanti di italiano per stranieri e sul Riconoscimento di questa categoria professionale.

Sono sempre graditi commenti, poiché l’argomento è scottante e tremendamente attuale.

 

CLA: intervista alla Prof.ssa Paola Cotticelli dell’Università di Verona

Grazie a Ilaria Molineri, siamo riusciti ad ottenere questa intervista alla Prof.ssa Paola Cotticelli dell’Università di Verona.

Il retroscena dell’intervista è un bando per la copertura di un posto di Collaboratore Esperto Linguistico per italiano L2 (CEL) a cui sono arrivate 160 candidature, un numero straordinariamente alto per questo tipo di bando (che risale al 02/02/2015). Insieme abbiamo elaborato una serie di domande che sono state poste durante la conversazione che, pur concentrandosi sulle dinamiche dei CLA, spazia fino a toccare la tanta sospirata classe di concorso in Italiano L2.

Ringraziamo la Prof.ssa Cotticelli per aver risposto diffusamente alle domande e per averci autorizzati a pubblicare le risposte. Ancora una volta un grazie speciale a Ilaria Molineri che si è incaricati di intervistare la Professoressa e di condividere il suo lavoro su Riconoscimento e sul nostro blog.

1- Quali elementi hanno indotto il CLA a pubblicare un bando per la selezione di CEL per italiano? A quando risale l’ultimo bando simile pubblicato dal CLA dell’Università di Verona? Esisteva una precedente graduatoria?

La necessità di assumere un Cel a tempo determinato per tenere un corso del programma ‘Turandot’ per gli studenti cinesi dell’Accademia di Belle Arti di Verona in quanto la precedente graduatoria si era esaurita e i presenti nelle graduatorie di altri Atenei veneti non erano disponibili.

Il concorso precedente era stato bandito nell’aa. 2010-2011. Continua a leggere

Io lavoro tant(o)

arci trieste

E’ l’anagramma di “volontariato”.
No, è che tutto ciò che provoca e gira attorno a questo diabolico concetto io proprio non riesco più a sopportarlo, perché il volontariato dilaga e io non voglio esserne complice. Stonerebbe questa parola  in bocca a me, che tornerò a pronunciare questa parola quando sarà estinta e quindi riesumarla mi permetterà di creare una nuova moda, perché il vintage, si sa, è sempre attuale. Quindi, quest’articolone, parlerà di me, che mi do da fare, tanto!

Anche l’Arci di Trieste cerca volontari e la cosa non ci stupisce, perché da una qualsiasi ARCI questo ci aspettiamo, d’altronde l’acronimo sta per Associazione Ricreativa e Culturale Italiana.
Guidata dall’insonnia, mi trovo sconsideratamente a cliccare sui gruppi dedicati alla nostra professione e mi imbatto in questo annuncio di ricerca volontari (sul gruppo Italiano Lingua Due). Una collega aveva gentilmente chiesto: “Qual è il vostro target se posso chiedere??” e la risposta è stata la seguente:

dipende tutto da chi si presenta è molto vario, di solito ci sono molti immigrati o rifugiati dall’Africa, Medio Oriente, Pakistan, Bangladesh…si va da chi è analfabeta nella sua lingua di origine a laureati con una buona conoscenza di lingue veicolari come l’inglese o il francese…la maggior parte sono adulti ma c’è anche un gruppo di richiedenti asilo minorenni…però appunto dipende da chi si presenta quest’anno. ho risposto alla tua domanda?

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A me i titoli, please!

Quest’articolo, scritto nel settembre 2013, è stato aggiornato con le descrizioni più recenti.
Per i più pigri, la soluzione è nei commenti.

Questo post serve essenzialmente a farsi venire dei sani dubbi o se avete del tempo, a perderlo. Funziona così: dovete abbinare le seguenti descrizioni ai rispettivi percorsi di studio/titoli: 1. Scuola di Specializzazione in Didattica dell’Italiano come Lingua Straniera dell’Università per Stranieri di Siena 2. Master in Didattica dell’Italiano come L2, Università di Padova; 3. Corso di Laurea Magistrale in Italiano per l’Insegnamento a stranieri, Unistrapg;  4. Certificazione Ditals I, Unistrasi 5. Certificazione Cefils, Ca’ Foscari.

Perché l’ho fatto? Per sport, fondamentalmente. In realtà su Italiano per Stranieri ci sono sempre più (nuovi) membri che si laureano in didattica dell’Italiano e volevo capire qualcosa sulle loro aspettative (di vita).

Non barate cliccando sui link e rispondete (anche a caso, tanto…).

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