Io mi chiedo: perché non ci vedono?
Copio e incollo dal sito www.studenti.com
26 settembre 2005
Milano-Stranieri, l’appello dei professori: “Dateci insegnanti di sostegno”
Il caso di via Quaranta riapre la vecchia ferita dell´integrazione degli alunni stranieri nelle scuole pubbliche. Annoso problema, in una città in cui gli studenti di cittadinanza non italiana stanno raggiungendo quota 500 mila, con un incremento negli ultimi 4 anni del 4 per cento. «È arrivato il momento che Milano affronti seriamente il problema degli studenti stranieri – accusano gli insegnanti e i genitori di Rete Scuole -. Non è più un´emergenza ma è una realtà quotidiana». Fatta di bambini di ogni nazionalità che si presentano nelle classi senza parlare una parola di italiano, di interpreti improvvisati, spesso reclutati fra i compagni più grandi che provengono dagli stessi paesi, di programmi individuali per aiutare i nuovi arrivati a mettersi in pari con il resto della classe.
Una realtà spesso difficile da affrontare. Specialmente in quelle scuole dove la percentuale di studenti non italiani sale dal 7 per cento di media al 20-25%. In una città dove, su 482mila stranieri che frequentano gli istituti pubblici ci sono solo 50 mediatori linguistici. «Una cifra insufficiente – spiega Wolfango Pirelli, segretario regionale della Cgil scuola -. Solo tre anni fa in Lombardia ce n´erano quasi 500, ora ne sono rimasti solo 280, di cui 130 in organico e 150 per le emergenze». «Occorre un investimento maggiore – dice Patrizia Quartieri di Rete Scuole – per l´accoglienza dei bambini e delle famiglie. Bisognerebbe inserire i mediatori linguisti e i traduttori negli organici fissi delle scuole così come si fa per il sostegno agli alunni disabili». Per quanto riguarda l´inserimento dei ragazzini delle medie che da via Quaranta lunedì prossimo passeranno nelle scuole italiane, però, il direttore scolastico regionale Mario Dutto garantisce che ci sarà un programma ad hoc.
«È un inserimento molto impegnativo – spiega -. Pertanto metteremo a disposizione delle risorse aggiuntive per aiutare le scuole utilizzando parte dei 150 posti messi a disposizione per i casi di emergenza. Siamo anche disponibili a offrire i nostri istituti al pomeriggio se avranno bisogno di spazi per le lezioni private per la preparazione agli esami egiziani». Nonostante però già 73 bambini sono stati iscritti nelle nostre scuola, in via Quaranta prosegue la protesta degli altri genitori. Che oggi potrebbe inasprirsi con la presenza dei militanti della Lega Nord che distribuiranno vocabolari di italiano-milanese e libri di Oriana Fallaci. Per evitare lo scontro ci saranno anche i Verdi, Rifondazione Comunista e alcuni esponenti di Rete Scuole
RASSEGNA STAMPA
FONTE: www.flcgil.it
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