“Bruttezza? Be’, anche nel paese della bellezza, nel paese nel quale si concentra il massimo di bellezza artistica prodotta dall’Homo sapiens sapiens, cioè in Italia, il brutto non manca.
Brutti, spesso raccapriccianti i giocattoli dei bambini. Brutte le scuole: dentro cui si passa nella noia e nell’angustia gran parte della vita fra i sei e i diciotto anni.”
(Alfonso Berardinelli, “Sulla bruttezza”, «Liberal», ottobre 1996).