Il vero obiettivo e l’interesse pressoché unico degli studi è quello di formare la facoltà dell’attenzione, anche se oggi pare lo si ignori […].
Il fatto di non possedere né il dono né l’inclinazione naturale per la geometria non impedisce che la ricerca della soluzione di un problema o lo studio di una dimostrazione sviluppi l’attenzione. Anzi, è quasi il contrario. È quasi una circostanza favorevole […].
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