Dopo quasi vent’anni dal primo Seminario internazionale, quello con la Dilit continua ad essere uno degli appuntamenti più interessanti dell’anno per gli insegnanti di italiano per stranieri.
Il titolo quest’anno era: Come possiamo aspettarci che imparino una lingua se li teniamo incollati alla sedia?!. E le aspettative non sono state tradite dai sei laboratori preparati da altrettante equipe composte dagli insegnanti della scuola romana.
- Nel laboratorio “Fisicità e esercitazioni grammaticali” è stata presentata un’attività didattica (denominata “taglia e cuci”) completamente nuova ed estremamente interessante, che utilizza il movimento in modo funzionale all’apprendimento, senza che questa tolga nulla ad altri principi fondamentali quali la centralità del discente, il rispetto della sua interlingua, l’aspetto cooperativo.
- Il laboratorio “Nei panni dell’altro” ha presentato una sequenza di attività molto interessante in cui gli studenti si mettono, appunto, nei panni di una persona della lingua e cultura che stanno studiando, cercando di “essere” e non di “scimmiottare” l’altro. Le attività, oltre che all’apprendimento linguistico, possono essere un ottimo strumento in un’ottica interculturale.
- Il laboratorio “Analisi in gioco” ha anche presentato due attività (“Gli intrusi” e “Staffetta analitica”) in cui il movimento è centrale.
- In “Animazione del breve dialogo” sono state presentate alcune attività per lavorare a differenti livelli e con diversi obiettivi con uno scambio di battute tra due interlocutori.
- In “Dare corpo ad un testo scritto” i partecipanti hanno potuto vedere dei percorsi di didattizzazione a partire da un testo scritto per arrivare a delle vere e proprie rappresentazioni teatrali.
- Il laboratorio “Realizzare un progetto“, infine, ha mostrato le tappe per la realizzazione con la propria classe di un progetto, che sia un cortometraggio o un fotoromanzo o semplicemente un cartellone.
Al di là dei contenuti delle singole proposte, il seminario Dilit continua ad essere forse l’unico momento veramente laboratoriale nel nostro settore, in cui i partecipanti svolgono un ruolo attivo, si cimentano come studenti (l’attività “Taglia e cuci” è stata condotta in inglese o spagnolo utilizzando i partecipanti come veri e propri studenti) o lavorano in gruppo come insegnanti e discutono tra di loro sui principi alla base degli input dei conduttori.
Un discorso a parte invece meritano le due conferenze: quella di apertusa di Elisabetta Gesmundo e quella di chiusura, del redivivo (è proprio il caso di dirlo) Stefano Urbani.
La Gesmundo, psicoterapeuta, responsabile dell’Istituto RIZA di Medicina Psicosomatica di Padova e ideatrice dello “Psicodramma Corporeo” ha presentato una relazione dal titolo “Il corpo = laboratorio d’apprendimento”.
Peccato che il suo intervento sia stato avvolto in un’aura di staticità: del tono della voce, del movimento del suo corpo, della relazione con la platea, per cui i contenuti hanno aleggiato in forma di parole sopra i partecipanti per poi dissolversi nel nulla.
Rimangono solo i siparietti creati da alcuni partecipanti i quali, chi per smania di protagonismo, chi proprio malgrado, si sono trovati ad interpretare.
Indimenticabile invece la relazione di Stefano Urbani, insegnante storico della Dilit, formatore di insegnanti ed autore di libri tra i più interessanti nel recente passato della didattica di italiano per stranieri.
Entrando nella sala, i partecipanti lo hanno trovato su una sedia a rotelle. Come prima cosa il direttore della Dilit ha annunciato che quella mattina aveva avuto un piccolo incidente che lo constringeva momentaneamente all’immobilità.
Poi Stefano ha preso la parola annunciando che avrebbe tenuto lo stesso la relazione, dal titolo “Istruzioni per far muovere gli studenti”.
In un crescendo senza limiti Stefano è riuscito a far spostare tutta la platea (150 persone sedute su sedie pesanti e vellutate e dotate di alti e rigidi schienali) secondo un suo disegno prestabilito, creando coppie o gruppi di persone, dando loro istruzioni per muoversi e per interagire. Il tutto seduto su una sedia (con, quindi una visuale ridottissima) e senza mai alzare il tono della voce.
Chi ha partecipato a questo incontro-relazione-happening non avrà più il coraggio di dire “i miei studenti non si muovono…”.
Per il resto… aspettiamo il prossimo anno. Per chi invece volesse vedere cosa è successo lo scorso anno, rimandiamo qui.
PS: Ma… Stefano? Era davvero incidentato o era tutta una finzione?
Difficile rispondere. Solo chi era presente può essersi fatto un’idea, quantomai soggettiva e privata peraltro, della labile realtà dei fatti…
grazie ladylink e grazie a tutti
sapevo anche io del libro, il mio problema è che non posso aspettare la sua uscita, mi serve (piu o meno) a breve.
se qualcuno avesse qualche materiale sarà ben accetto.
grazie
Da questo seminario – molto bello – gli insegnanti Dillt stanno elaborando un libro di attività didattiche. Non è una cosa semplice, ma prima o poi ci sarà. Credo ci sarà anche il DVD.
Ciao Sara!
Ho inoltrato il tuo commento a due colleghi che spero ti possano essere d’aiuto.
In bocca al lupo, cara.
ll*
ciao ladylink
ti volevo chiedere un favore.
sto facendo la tesi per il master itals su alcune tecniche dilit.
sul taglia e cuci si trova poco, e la dilit mi ha detto che di questo seminario non ci sono gli atti.
per caso tu hai qualche appunto sul laboratorio in cui venne presentato il taglia e cuci?
la mia mail è sara.martelli@gmail.com
grazie mille!!!
ehi! Io avevo detto che FORSE lo avrei fatto! *
;-))))))))
* vedi sopra: 1 maggio
beh… aspettiamo gli eventi….
vediamo chi fa prima… se io o Christopher Humphris… o
… qualcun altro?
adoro quest’incertezza…
beh..che dire…
scuse accettate…passata la disillusione….e ritornata la grinta… direi che adesso mollybloom tocca a te!
hi hi hi
chiedo scusa a tutti e soprattutto a Christopher Humphris. Mi sono espressa male. Christopher mi aveva detto che FORSE sarebbe uscito un libro. Io invece ero talmente contenta ed entusiasta della cosa che ho dimenticato di scrivere FORSE.
Chiedo ancora scusa della leggerezza…
marica
esce il libro…
benissimo…
adesso non è più necessario che faccia io il riassunto ;-))
torno a svolazzare….
alla prossima!
ciao a tutti!
Anch’io ho lo stesso problema, così ho chiesto a Christopher Humphris e lui mi ha detto che i dvd non ci sono ma che uscirà un libro.
Ho letto il riassunto di quello “nei panni dell’altro”…è abbastanza chiaro ma certo non è come vederlo…
A maggio farò un corso alla dilit, se riesco ad avere altre info sul seminario ve le scrivo qui, ok?
una volta la Dilit pubblicava gli atti dei seminari… forse dovrebbero ricominciare a farlo…
… magari libro+dvd….
😉
per un’occhiata al passato:
http://www.dilit.it/formazione/atti.php
ma … io direi cara carolina…che hai cmq alcune artenative ad un corso in presenza…non disperare…la prima è
1) contattare la Dilit per un corso di aggiornamento da far fare presso la struttura dove lavori…. (sempre che la tua istituzione non continui a ripeterti che non hanno soldi per la formazione e bla bla bla)
oppure….
2) continuare ad essere non aggiornata (causa mancata presenza al bell’incontro) ma sempre sensibile verso ciò che di nuovo si respira in giro…
3) continua a leggerci…modestamente…. siamo un buon contributo gratuito
:o)
ll*
e noi che siamo all’estero? come potremmo fare per “vedere”qualcosa di questo bell’ incontro al quale (purtroppo) non riusciamo mai a partecipare?
Ladylink, hai ragione, scusa… non volevo infierire! 🙂
Riassumere un workshop? Vorrei tanto, ma non sono molto brava nei riassunti… mollybloom non sa riassumere… svolazza da un pensiero all’altro… un po’ è qui e un po’ è là e spesso è più di là che di qua… 🙂
Comunque ci penso… forse lo farò…
Intanto buon Primo Maggio a tutti quelli che stanno festeggiando, a quelli che, come te, stanno lavorando e soprattutto a quelli che un lavoro non ce l’hanno sempre o non ce l’hanno proprio. Un solidale augurio a tutti!
cara mollybloom, forse tu non hai in mente….. non hai in mente una cosa…
che oggi è il primo maggio e io sono al lavoro…. figurati a chiedere un giorno (o due) per partecipare al corso…
i dvd, sui quali chiedevo con ironia… in realtà sono un modo per dare la possibilità a chi non si può muovere, di rimanere un minimo aggiornato…
……..come rosico……………………………
perché non ci riassumi un workshop tanto per darci un’idea?
E’ stato uno dei seminari più belli che ho seguito alla Dilit. Grazie a Christopher Humphris, a Stefano Urbani e a tutti i bravissimi conduttori dei laboratori che ci hanno fatto tornare a casa con una rinnovata energia e tante idee utilissime da mettere in pratica nelle nostre realtà lavorative. Fare dei dvd dei laboratori è sicuramente un buon modo per consentire a chi non ha potuto partecipare di prendere visione delle varie attività, ma esserci, metterci in gioco direttamente, discutere e confrontarci con tanti colleghi che lavorano in contesti a volte diversissimi dai nostri è tutta un’altra cosa. Ladylink, la prossima volta devi venire!
Eh, non sarebbe una cattiva idea…
…bisognerebbe proporlo…
ma per caso sono in vendita dvd dei vari laboratori.? :o) …rosico… 🙁