Chi crede che gli studenti abbiano capito il testo loro proposto è, a mio parere, un ingenuo. Basta scavare un po’ più a fondo rispetto alle quattro domandine a scelta multipla cui hanno risposto correttamente per scoprire assai spesso che hanno capito molto meno di quello che dovrebbero.
Non capire stimola a capire, ma c’è sempre il rischio che alla fine, per quanti sforzi si siano fatti, non si è capito quanto si vorrebbe.
A molti studenti risulta antipatico l’insegnante che non dà la soluzione del significato di un testo, un po’ come a molti spettatori dànno fastidio i registi che non propongono la giusta soluzione delle tensioni drammatiche, che non a caso costituiscono un’esigua minoranza e spesso poco nota. Pensano che in questo modo egli/ella altro non voglia fare che mantenere un dislivello di potere nascondendosi dietro la scusa della correttezza pedagogica.
Bene, per sciogliere questa tensione senza mettersi a regalare significati, ossia senza derogare ad una sana pratica didattica, vi consiglio questo sito.
Si tratta di articoli tradotti in dieci lingue dell’Unione Europea. Non vanno bene per studenti interessati al sole, al cibo e al vino. Si tratta di roba un po’ più seria, direi adatta per un corso universitario. Potete portare l’articolo in italiano e alla fine di tutte le attività che avrete fatto su di esso, dare la traduzione nella lingua dello studente.
Naturalmente utilissimo soprattutto nella classe plurilingue.
Ciro, quest’articolo me l’ero proprio perso…
Wow! Un sito fantastico! Grazie Ciro.