Quali delle seguenti teorie ha influenzato e influenza maggiormente la vostra didattica? (MAX 2 risposte)
Potete votare sulla barra laterale qui a fianco! Mi raccomando, potete dare al massimo 2 risposte, così poi vedremo chi è i teorico più amato dai frequentatori del blog.
Non essendo – per fortuna o per disgrazia – di formazione linguistica, credo di aver seguito più o meno consapevolmente i principi di Vygotskij, della Zona di Sviluppo Prossimale, e quelli di Gardner, delle intelligenze multiple.
Entrambe le teorie mi sembrano più vicine all’apprendimento in generale, e quindi anche a quello delle lingue, di altre. La teoria della ZVP meriterebbe di essere conosciuta meglio in Italia. Analogamente per Gardner. Ciao.
Rettifica: evidentemente ho scritto “Corder” in luogo di “Skinner”! Mi scuso se ho diffuso confusione…
La prossima volta eviterò di esprimermi a notte fonda.
Con buona pace dell’approccio integrato… il gioco del lancio dalla torre!!
A margine (e con pudore): la teoria dell’interlingua mi è sempre sembrata la scoperta dell’acqua calda e, comunque, non ho quasi mai riscontrato, fra i miei studenti, “regolarità” nelle fasi d’apprendimento (nemmeno in classi monolingue, e a dispetto del sillabo); e il comportamentismo del vecchio Corder non è assolutamente da buttare, perché troppo spesso, ahi ahi, funziona!
Lad – più Pinker che Chomsky, a dire il vero 😉 e Krashen
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Non essendo – per fortuna o per disgrazia – di formazione linguistica, credo di aver seguito più o meno consapevolmente i principi di Vygotskij, della Zona di Sviluppo Prossimale, e quelli di Gardner, delle intelligenze multiple.
Entrambe le teorie mi sembrano più vicine all’apprendimento in generale, e quindi anche a quello delle lingue, di altre. La teoria della ZVP meriterebbe di essere conosciuta meglio in Italia. Analogamente per Gardner. Ciao.
Rettifica: evidentemente ho scritto “Corder” in luogo di “Skinner”! Mi scuso se ho diffuso confusione…
La prossima volta eviterò di esprimermi a notte fonda.
Con buona pace dell’approccio integrato… il gioco del lancio dalla torre!!
A margine (e con pudore): la teoria dell’interlingua mi è sempre sembrata la scoperta dell’acqua calda e, comunque, non ho quasi mai riscontrato, fra i miei studenti, “regolarità” nelle fasi d’apprendimento (nemmeno in classi monolingue, e a dispetto del sillabo); e il comportamentismo del vecchio Corder non è assolutamente da buttare, perché troppo spesso, ahi ahi, funziona!
Lad – più Pinker che Chomsky, a dire il vero 😉 e Krashen
🙂
a sape’ che risponne…