Qualche tempo fa avevo pubblicato un’attività didattica ideata ma non ancora provata in classe (qui). Scrivo ora alcune considerazioni e consigli dopo lo svolgimento a beneficio di chi voglia provarla a sua volta.
1) L’ascolto in classe durante la FASE DI ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO delle interviste fatte dagli studenti non deve superare un’ora, di più è troppo;
2) Alcuni studenti sul modulo di critica mi hanno consigliato di concordare preventivamente il tema delle interviste con la classe, perché non a tutti interessa la politica e la storia, come invece interessano molto me;
3) Durante la FASE DI ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO si è dimostrato produttivo seguire il seguente protocollo composto di due momenti:
a) tutti gli studenti ascoltano due volte l’intervista oggetto di valutazione segnando i punti sulla SCHEDA PER ASSEGNAZIONE PUNTEGGI mentre ascoltano;
b) l’insegnante chiede al PICCOLO GRUPPO autore di quell’intervista quale punteggio assegna alla sua intervista appena ascoltata da tutti. Dopo chiede agli altri PICCOLI GRUPPI se accettano quel punteggio. In caso di controversie si ascolta una terza volta, e gli studenti fermano la riproduzione dell’intervista ogni volta che credono di poter assegnare punti. Se non si trovano d’accordo fra di loro, ne discutono fino ad arrivare ad un accordo. In questo modo alla fine si arriva ad una assegnazione di punti (quasi) oggettiva;
4) Ho notato che il sistema delle “y” elaborato da me nella SCHEDA per evitare imboccamenti troppo smaccati delle risposte da parte degli studenti verso gli intervistati non si è dimostrato produttivo ed è quindi rimasto più che altro lettera morta;
5) Il CRITERIO per l’attribuzione dei punteggi riportato nella SCHEDA era troppo ricco: controllare dieci punti durante l’ascolto mi ha dato l’impressione che fosse troppo faticoso.
In conclusione, sono abbastanza soddisfatto, soprattutto perché si trattava della priva volta che provavo questa attività. Ci sono ampi margini di miglioramento di essa, che risiedono:
1) in un migliore calcolo dei tempi, soprattutto di quelli programmati durante la FASE DI ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO;
2) nell’accoglimento delle critiche evidenziate dagli studenti;
3) nella sostituzione del sistema di detrazione di punti (le “y”) con delle parole-tabù. Più oggettive e facilmente comprensibili;
4) nell’elaborazione di un CRITERIO più concentrato, 6/7 punti al massimo.
La cosa di cui sono stato contento è l’interazione in classe durante le contestazioni dei punteggi, che fino a quando non è sopraggiunta la stanchezza, ossia dopo la prima ora di attività, era molto vivace e consisteva di produzioni in lingua bersaglio del tutto distaccate da una focalizzazione sulla forma.
Anche su questo aspetto comunque credo si possa migliorare per rendere l’attribuzione di punteggio più oggettiva e snella. Per ottenere questo risultato si potrebbe immaginare di affidare ad ogni PICCOLO GRUPPO il compito di svolgere una fase ATTRIBUZIONE DI PUNTEGGIO PRELIMINARE su quelle loro interviste che intendono presentare in classe in seguito, specificando che devono trascrivere tutti gli estratti del parlato con cui intendono riscuotere punteggio. In questo modo gli altri PICCOLI GRUPPI durante la fase in classe avrebbero un termine di paragone con cui confrontarsi. Si perderebbe un po’ in spontaneità dell’interazione, ma si riduce il rischio di eventuali impacci dovuti all’incapacità di chiarire i punti salienti del parlato registrato.
Purtroppo non ho una buona registrazione delle interazioni in classe, che come già detto sono a mio modo di vedere la parte più utile in questo tipo di attività, per dare un’idea però di cosa è stato realizzato aggiungo il file di un’intervista selezionata da un PICCOLO GRUPPO.
[audio:https://www.ildueblog.it/public/2013/06/01.mp3|titles=Esempio intervista Materiale Autentico Autoprodotto]
Grazie Fabrizio, per i complimenti ma soprattutto per la pazienza che hai avuto a leggere tutte le istruzioni. In effetti e’ come dici tu, non si tratta di nulla di particolarmente complicato. Aspetto con ansia le tue impressioni e suggerimenti.
Bell’attività Ciro. Articolata e complessa quando la si legge ma poi, quando si mette in pratica, sono sicuro che non è troppo difficile da gestire sia per gli studenti che per l’insegnante. Mi vengono in mente un paio di varianti ma voglio prima provare l’attività poi riferirò sui risultati. Comunque, bravo e complimenti!
In effetti capire l’attivita’ dal post non era semplice. Mi dispiace, ma non ho in mente altro modo se non scrivere delle lunghe istruzioni per spiegare lo svolgimento. In fondo poi si tratta di un’attivita’ di intervista fatta dagli studenti su cui si innesta un esercizio di ascolto a griglia.
Per quanto riguarda il tempo, servono piu’ o meno due blocchi di due ore, uno per fare le interviste, uno per scegliere quelle che i PICCOLI GRUPPI portano in classe. Si tratta comunque di tempo autogestito da parte degli studenti. Poi un’oretta per la presentazione in classe. In toto un cinque ore dovrebbero bastare. Io le ho scandite in tre settimane differenti.
Purtroppo non ho avuto la possibilita’ di registrare decentemente gli scambi durante la FASE DI ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO che secondo me sono la vera ciccia dell’attivita’.
L’attivita’ inoltre e’ suscettibile di ulteriori sviluppi. Si puo’ fare un editing delle domande degli intervistatori, in classe. Ma anche sfruttare le interviste per ulteriori focus su altri aspetti (lessicali, morfosintattici, fonetici).
Grazie per i complimenti. Per chi lavora all’estero si potrebbe fare qualcosa del genere su skype, lasciando intervistare agli studenti qualche italiano in Italia.
Ma che interessante. E che fico (bello) ascoltare i tuoi studenti anche se per pochi secondi. Il primo articolo in cui avevi proposto l’attività mi era sembrato (era sembrato A ME) un po’ troppo articolato per coglierlo nella sua interezza, fattibilità, efficacia e risultati. Insomma lo avevo letto con scetticismo. Le tue delucidazioni successive (di questo post) aiutano la MIA comprensione dell’attività. Ora che l’hai svolta, mi puoi dire quante ore di lezione hai coperto con questa attività? Quante ore di lezione servono?