E così dopo tanti anni e tanti luglio passati a fare altro, decido di andare a Venezia per il Fieritals 2015. Mi accoglie l’austero Istituto Canossiano, che all’evento dà un pizzico di solennità. Nelle varie stanze, tutte comunicanti, erano sistemate le case editrici: tavoli traboccanti di libri, colleghi curiosi, tanto gentili quanto “arraffoni”, borse che si incastrano, corpi che si sfiorano, scuse che si ripetono come ritornelli. E così, tra le più blasonate Alma Edizioni, Edilingua e Bonacci-Loescher, trovano spazio la Mondadori-Le Monnier, Difusión-Casa delle Lingue e la nuova (almeno per me) Ol3.
Ho seguito cinque incontri in cui venivano presentati due testi nuovi, la nuova edizione di un manuale e una riflessione socio-culturale sui gesti, che spero poi auspicasse a diventare uno spunto per una lezione (provata dalla giornata ho abbandonato la sessione, spinta anche dalla scomodità delle sedie, parliamone!).
Ho lasciato la fiera sicuramente entusiasta, contenta per il mio bottino e per le compagne di viaggio, ma un po’ perplessa.
Inizierei dalla fine e cioè dal seminario “Il linguaggio non verbale nell’insegnamento/apprendimento delle lingue straniere”, offerto da Difusion – Casa delle Lingue. Chi di noi non ha lavorato con i gesti? Chi di noi non sa che “paese che vai, gesto e significato che trovi”? Chi, poi, non sa che possono sorgere dei fraintendimenti sia se i gesti li conosci, se non li conosci o li usi in modo diverso nel tuo paese? Insomma, alle proposte didattiche non ho assistito, ma l’input era davvero un po’ debole, almeno per un’insegnante come me non alle prime armi. Ospitati poi su queste sedie, è davvero difficile rimanere concentrati, superando la barriera della stanchezza.
E veniamo, dunque, alla Loescher-Bonacci e a Un vero affare, livello A2-B2. Ci è stato fornito lo specimen, ma non è stato mostrato niente di specifico sul manuale; è stato tutto molto generico, tanto che la presentazione è finita presto e c’è stato modo di legare con una collega che considera la nuova edizione una mera ristampa. Un vero peccato perché lamentiamo tutti la carenza di manuali per il livello intermedio, quindi si sarebbe potuta sfruttare questa occasione per tentarci in qualche modo, ma nulla, di certo non le copie gratuite per chi attendeva. Nulla. Niente, insomma.
E’ per questo che aver partecipato alle sessioni di cui vi sto per parlare, ha dato un senso alla mia presenza a Fieritals. Inizio con il seminario della Alma, sul quale non ho niente da aggiungere, perché alla fine la Alma ha un modo di fare in cui ti riconosci. Noi insegnanti siamo stati subito stimolati e coinvolti e abbiamo testato, in modo creativo, il libro “Facilissimo” -pensato per gli studenti che sosterranno l’esame di italiano per l’ottenimento del permesso di soggiorno. Non ci è stata illustrata un’unità tipo, ma ci è stato chiesto, dato un obiettivo, come lo avremmo raggiunto utilizzando immagini o esercizi presenti nel libro. Ci tengo a precisare che con questa finalità ci sono state fornite fotocopie fatte ad hoc per l’occasione: immagini presenti nel libro, ma che avremmo usato a nostro piacimento per portare a termine le consegne.
Il secondo appuntamento è stato con la casa editrice “Ol3” con il libro “Mi piace“, presentato da uno degli autori. Questo seminario è stato molto più frontale, ci è stato illustrato l’indice e le varie parti che compongono l’unità e le varie fasi. Tutto alla lavagna (allo schermo), d’altronde la Ol3 si differenzia proprio per la versione online dei materiali cartacei. Il libro è sicuramente innovativo per la non presenza del cd, essendo gli ascolti tutti online e facilmente accessibili. Inoltre, per la prima volta, ho assistito alla versione e-reader di un manuale: consultabile senza connessione internet e disponibile ad accogliere i nostri preziosi file: questo ci permette di consultare il libro senza averlo fisicamente tra le mani, personalizzandolo come meglio crediamo.
Però, se un libro è appetibile per i miei studenti lo scopro solo usandolo, quindi la frontalità della presentazione è quanto di meno indicato per una fiera del genere: tutti i presenti sono insegnanti e li convincerai a comprare il tuo libro solo facendoglielo vivere.
E’ per questo motivo che la presentazione di “Senza Frontiere” della Edilingua mi è piaciuta molto: siamo stati invitati fin da subito a familiarizzare con i colleghi vicini e anche in questo caso sono stati preparati degli esercizi ad hoc per farci interagire e capire i meccanismi che hanno portato alle scelte di quella funzione praticata con quell’esercizio. Le autrici lavorano per un CPIA a Bologna e il loro manuale, disponibile dalla fine di luglio, è nato dalla loro esperienza sul campo.
Senza Frontiere e Facilissimo sono pensati per quegli studenti che, al fine di ottenere il permesso di soggiorno in Italia, dovranno certificare il livello A2. Il primo testo verrà corredato anche da una fascicoletto sull’alfabetizzazione, che non trova ancora spazio nell’editoria, ma è relegata ancora alle iniziative e capacità dei singoli insegnanti.
E io, e non solo io, mi chiedo “ma perché?”.
_ _ _
E comunque un appello per organizzare questa Fiera in un posto più adatto, con aule e sedie consone e con una sala per il pranzo che non ti faccia ingurgitare il cibo seduta per terra. Il catering può essere mantenuto, molto gradito, grazie. 😀
Grazie, anch’io che sono in Argentina! gradisco molto il commento che mi ha fatto “quasi percorrere” il posto che fortunatamente conosco per via del Master della Ca’Foscari.
Purtroppo sono anni che mi chiedo perché non riusciamo a trovare un libro con cui portare i nostri alunni (che imparano l’italiano dai 5 anni per un totale di ben 12/13 anni) ad un livello B2, garantito; che sia agevole, che lavori con i problemi degli adolescenti. In definitiva, coincido con te ladylink sul fatto che la carenza di manuali intermedi é marcata!
Salutoni
grazie ragazzi! e tu moryama come stai? è sempre un piacere sentirti.
Grazie per il reportage, apprezzatissimo.
Osservazioni utili!
Bell’articolo. Interessante, pieno d’informazioni, utile per chi non c’era o non è potuto andare, critico al punto giusto e scritto anche bene. Grazie ladylink!