A grande richiesta torna Il due chiacchiere con… rubrica che riapre con un’intervista che speriamo che anche lo studente deluso de #l’italianononserveaniente possa leggere. Il protagonista di oggi è Chaoqi Xu, studente dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, nato a Nanchang (Cina del Sud-Est).
Chaoqi è in realtà un nome noto per molti di noi. Nel finale sarà svelata la sua vera identità, per cui, lettori cari, mettetevi comodi per godervi fino in fondo questa gradevolissima intervista, per la quale ringraziamo Monica Febbo. Ringraziamo ancora una volta Chaoqi per la passione e la dedizione dimostrata nelle risposte, che sono state copiate così come sono state ricevute.
Da dove vieni? E da quanto tempo e per quale ragione sei qui? Perché hai scelto proprio Roma?
Sono di Nanchang, è la capitale della Provincia di Jiangxi nel sud-est della Cina. Sono qui a Roma da quasi due anni. Quando stavo per laurearmi all’Accademia di Belle Arti in Cina, sono stato a un evento che era organizzato dalla mia accademia, è venuto un professore del Politecnico di Milano, così ho iniziato a pensare che forse è possibile che vengo in Italia dopo laureato, per studiare in Italia, visitare l’Europa e avere nuove esperienze all’estero. Volevo scegliere Firenze, ma quando sono arrivato a Roma per studiare la lingua italiana, mi sono innamorato di questa città meravigliosa, alla fine, ho deciso di restare a Roma.
Che immagine avevi dell’Italia prima di partire? E vivendo a Roma, come è cambiata la tua opinione?
A dire la verità, prima di partire non avevo molto chiara l’idea dell’Italia, tutte venivano dai libri o dal TV, conoscevo il Colosseo, l’Antica Roma, Marco Polo, la brillante storia dell’arte, i maestri come Leonardo da Vinci, Botticelli e tanti altri, la pizza e gli spaghetti ecc, questi sono i tipici simboli dell’Italia, però non era una cosa molto chiara prima di partire. Vivere a Roma è un’esperienza molto particolare, l’Italia è il primo paese estero in cui sono stato, come tanti altri stranieri, sono sbalordito dai monumenti, dai musei e le gallerie, dalla sua cultura, sono bellissimi e fantastici! Ci sono molte cose diverse dalla Cina, i cibi, i pensieri della gente, i modi di lavorare o comunicare ecc…anche l’opinione degli italiani verso la loro vita è diversa da noi cinesi, ho trovato molte differenze, e queste mi hanno fatto pensare e da cui ho imparato molto.
Che cosa ti piace di più della tua vita romana? Che cosa ti manca di più della tua vita in Cina?
Mi piace molto il clima qui a Roma, spesso è una bella giornata, c’è il sole, è dolce il vento, non piove molto come invece nella mia città, mi piace portare la mia fotocamera e faccio una passeggiata nei vicoli storici quando è un sereno pomeriggio. La cosa che mi piace di più è sempre l’arte, qui posso trovare molti musei e gallerie, in cui ci sono tantissimi capolavori, anche la città mi dà molte ispirazioni, potrei stare in un posto oggettivo ed osservare tutte le cose nei dintorni e vicino a me, tipo l’architettura, le statue, le luci e le ombre, la gente e la loro vita…
Mi mancano i cibi cinesi molto infatti, e le piogge che portano fresco in estate, le feste e tante altre cose, ma la cosa mi manca di più è la famiglia e gli amici che stanno in Cina.
Come ti sei trovato in Italia? Insomma, c’è stata accoglienza o sottile diffidenza secondo te?
Come la Cina, Italia è anche un paese che ha lunga storia, un paese con la cultura brillante. La Cina e l’Italia annoverano un’amicizia antica. Infatti ci sono le cose simili in questi due paesi, alcuni dicono che l’Italia è la Cina d’Europa, però per me hanno caratteristiche diverse. L’Italia mi ha dato una grande impressione con la sua cultura, l’arte e la bellezza, è un paese in cui restano tantissimi beni culturali, grazie all’Italia! Per me è anche un posto che mi ha ispirato molto per i miei progetti. Anche se non mi piace il formaggio, e la cucina italiana è molto diversa dalla cinese, è buona! Ci sono sempre nuove cose da provare, e mi sono trovato bene qui. Ma spesso c’è la gente che non rispetta gli stranieri, questo mi fa male.
A proposito dell’aspetto burocratico, se ti va di rispondere, hai avuto difficoltà all’inizio con gli uffici, l’amministrazione, insomma con i documenti…
Si, ho avuto molte difficoltà, e queste non sono ancora finite, ahah. Per rinnovare il permesso di soggiorno, per richiedere un documento dalla segreteria dell’accademia … una cosa facile da ottenere diventa spesso un problema, insomma tutte le cose con i documenti non sono mai state facili, anche se per chiedere qualche informazione in segreteria, è una cosa quasi impossibile da fare per gli studenti, e queste perdite di tempo sono frequenti purtroppo. Comunque persino queste diventano le esperienze particolari per me, anche se non mi piacciono.
Hai frequentato un corso di lingua italiana in Cina, prima di trasferirti? E’ stato sufficiente secondo te per seguire i corsi che stai facendo?
Si, certo. Ho frequentato un corso a Hangzhou con un’insegnante cinese, poi a Pechino con 2 insegnati italiani prima di trasferirmi. Loro sono bravi e ho imparato molto, anche se per seguire i corsi che sto facendo certamente non è stato sufficiente. Ad esempio quando stavo a Roma il primo giorno dopo il volo dalla Cina, non capivo quasi per niente l’italiano, è probabilmente perché in Cina non c’è un posto per esercitare la lingua italiana, non si può trovare facilmente una persona con cui parlare l’italiano, e per imparare una lingua straniera, è importante parlarla spesso.
In generale, quali sono le difficoltà maggiori che tu e i tuoi compagni connazionali e non di corso avete incontrato? Che cosa suggeriresti a uno straniero che è qui da poco?
Noi studenti cinesi, abbiamo difficoltà con la grammatica, non con la scrittura delle lettere latine, perché abbiamo studiato l’inglese in Cina, le lettere per noi non sono sconosciute. La grammatica italiana è molto più difficile, il cinese e l’italiano sono due lingue completamente diverse, in cinese, non ci sono i cambiamenti al plurale che si mostrano direttamente sulla forma della parola, non ci sono i cambiamenti sia maschili sia femminili, e i verbi non cambiano per niente nei tempi. Ma il cinese non è una lingua più facile dell’italiano, anzi credo che sia più difficile di italiano, almeno dobbiamo imparare come si scrivono i caratteri cinesi e ricordare le loro pronunce, invece le parole italiane si scrivono come si pronunciano.
Per uno straniero che è qui da poco, è utile che prima sapere tutte le regole grammaticali, poi cercare di parlare e praticare la lingua spesso, conoscere più gli amici italiani, provare a leggere un testo su un giornale. Ascoltare e cantare le canzoni italiane è sempre un bel modo di imparare la lingua. A me piace l’arte, e cerco di conoscere le parole dell’arte, questo è più facile, perché parto dai miei interessi e non mi sento molto in difficoltà. Insomma per imparare una lingua straniera, l’unico modo per migliorare è parlarla!
Veniamo al logo, conoscevi Riconoscimento? Cosa ti ha ispirato maggiormente nell’elaborazione del simbolo? Potresti raccontarcelo?
Lo conoscevo tramite la mia insegnate di lingua italiana Monica, è un blog degli insegnati di italiano per stranieri e anche per gli studenti, spero!
La cosa mi ha ispirato maggiormente è una frase italiana ma anche un proverbio in cinese, “ la goccia scava la roccia”. Il significato è che la goccia scava (perfora) nella roccia (pietra), non con la forza, ma goccia a goccia, al pari che con il tempo e la pazienza possono portare a grandi risultati e successi. Una goccia non ha in sé forte potenza, ma continua, volta per volta, diventano una tale potenza da perforare la pietra. La goccia è un simbolo che è molto adatto per tutti quelli che insegnano o studiano la lingua italiana, “goccia” a “goccia” con la pazienza e il tempo, possono avere enormi successi! I colori sono due toni di blu, il blu ovviamente è il colore dell’acqua, ma anche un colore puro che rappresenta la pazienza è anche noto come il colore della sapienza. La forma della goccia sicuramente proviene dalla famosa frase, mentre la forma cerchio con il blu più chiaro e leggero dentro la goccia rappresenta il nostro pianeta, tutto questo logo in realtà non è che una goccia piccola ma che con grande potenza unirà tutti gli insegnati di italiano per stranieri e cambierà il mondo in cui abitiamo. Spero che vi piaccia e vi sia utile davvero questo logo!
C’è qualcosa che vorresti consigliare a chi viene in Italia o qualcosa che vorresti dire che finora nessuno ti ha chiesto?
L’Italia è davvero un paese che tutti dovrebbero visitare almeno una volta nella vita! E se vuoi visitare l’Italia, devi imparare un po’ di italiano, è utile per conoscere meglio questo paese e la vita fantastica qui!
Grazie mille, Chaoqi!