Pare proprio che qualcosa sia cambiato. Dopo anni di attese e risposte vaghe (generalmente negative) sul futuro degli insegnanti di L2/LS ecco che arriva la SSIS – IX Ciclo della Ca’ Foscari con l’attivazione di una nuova classe di abilitazione: Italiano (seconda lingua)!!!!
Personalmente, lì per lì, la notizia mi ha sconvolta e riempita di gioia, ma mi sono subito resa conto che non era il caso di cantare vittoria.
Prima di tutto il fatto che ci sia una classe di concorso non significa che ci siano parallelamente posti di lavoro istituzionalmente riconosciuti (e infatti, a quanto ho capito, non ce ne sono). Del resto, dove dovrebbero essere: all’interno delle scuole, a formare una sorta di categoria di sostegno per gli stranieri? Oppure si è pensato ai lettori che fanno i concorsi per lavorare all’estero (quindi non riguarderebbe chi vuole restare in Italia)? O si tratta di un’abilitazione parallela a quella “normale” e quindi tutti gli insegnanti che hanno in classe degli stranieri dovranno passare per questo nuovo calvario di frequenza ed esami?
Seconda riflessione: cosa significa questo cambiamento?
L’insegnante di italiano L2/Ls è una categoria delicata, nata quando di titoli accademici ce n’erano ben pochi e fatta da insegnanti che si sono costruiti un lungo curricolo di esperienze, sperimentazioni e studi (inclusi master, dottorati e corsi vari di specializzazione), portati avanti in maniera autonoma e individuale. Questi insegnanti, reali, attivi, dovranno anche loro essere “abilitati”? O verranno valutati uno per uno i singoli casi e si cercherà di costituire una base di partenza, fatta di insegnanti che hanno “meritato” l’abilitazione senza dover passare per quest’ulteriore salasso di energie e di risparmi?
Ho proprio paura di no. Quindi ecco che si ricomincia con la corsa ai titoli e, questa volta, tagliando anche fuori una buona fetta di professionisti che non avranno i requisiti richiesti per investire in questo nuovo miraggio, a cui non resterà che l’alternativa di accettare offerte di lavoro sempre peggiori (“Non sono insegnanti veramente qualificati!”) senza che questo migliori il mercato del lavoro, perché dubito che le scuole private si affannino ad assumere insegnanti abilitati avendo la possibilità di far lavorare a minor prezzo quelli che non lo sono!!
Del resto è difficile avere delle risposte da fonti dirette, visto che al numero messo a disposizione dall’università per fornire informazioni nessuno ha ancora risposto. vi invito a provare: magari sarete più fortunati di me e vi risponderanno dopo i primi venticinque minuti!!
In tal caso non esitate a farci sapere!
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mi dispiace ma se avessi letto l’articolo ti saresti reso conto del fatto che qui nessuno può aiutarti.
SALVE ,ANNI FA HO FATTO UN PIACERE A UN CARO AMICO,MI SONO INTESTATO IL CONTRATTO GAS.A DISTANZA DI 8 ANNI MI TROVO A DOVER PAGARE 3000 EURO DI BOLLETTE NN PAGATE.IN QUESTO MOMENTO DEVO FARE UN CONTRATO DA AFFITTO,POSSO FARE UN CONTRATTO CON UN GESTORE DI GAS,KE NN SIA QUELLO AL QUALE DEVO PAGARE QUESTO DEBITO?GRAZIEEEEE
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Consiglio n° 1 – iscriviti alla lista di discussione ITALIANO L2 dell’Università per stranieri di Perugia. Poi naviga nell’archivio. Ci sono decine di persone che pongono la stessa domanda. Il link è http://www.unistrapg.it.
Consiglio n° 2 – per insegnare italiano L2/LS serve preparazione teorica e anche pratica. Una specializzazione universitaria probabilmente non sarà sufficiente a diventare una buona insegnante, un corso pratico non farà di te un’insegnante abbastanza consapevole.
La cosa più deleteria, per te e per i tuoi studenti, sarebbe improvvisarti. Non basta sapere l’italiano per poterlo insegnarte a stranieri.
Consiglio n° 3 – Per orientarti sulla migliore offerta formativa, dal blog hai i link alle tre maggiori università che si occupano con maggiore intensità al settore.
Poi ti consiglio di farti un giretto nella categoria “didattica”. Inserisci anche nel modulo di ricerca la scritta “L’altra formazione”. Ci sono recensioni dei più interessanti enti privati che si occupano di formazione.
Consiglio n° 3 – vai al sito http://www.almaedizioni.it/officina.it , clicca su “n°4” e leggi tutto.
Buona fortuna.
Aiuto!!!ho 22 anni, laureanda alla triennale di Lingue all’università di Bologna!!(studio cinese e inglese!!!)
Tra pochissimi giorni scadrà la domanda di iscrizione alla Laurea specialistica…il nome di questa laurea??? L2:LETTERATURE E CIVILTA’ ITALIANE PER STRANIERI!!! sono disperata perchè nessuno è riuscito a darmi info riguardo questa specializzazione….e poi ecco che magicamente trovo questo blog!!!Vi chiedo umanamente aiuto…un consiglio perchè sento che fare l’insegnante è una cosa che mi porto dentro da sempre ma non so se questa specialistica mi darà sbocchi professionali!!E poi…serve una laurea per diventare insegnanti di italiano per gli stranieri o si possono anche seguire semplicemente dei corsi!!!!Aiutatemi voi che avete sicuramente più esperienza di me in questo settore!!!
Anche dai vostri consigli dipenderà il mio futuro…
Grazie di cuore
Giulia
Ciao a tutti/e! L’argomento SSIS L2/LS ha catturato anche la mia attenzione tanto che non ho resistito a scrivere alla segreteria studenti veneziana per avere chiarimenti in merito. Sono venuta così a sapere che: master e abilitazioni (anche biennali come quella di Siena) non sono valutabili come titoli equipollenti e le abilitazioni in qualsiasi materia valgono ancor meno. Questo significa che SOLO attraverso la SISS ci si potrà sentire LEGITTIMATI ad insegnare (chissà quando e dove) italiano ai nostri cari stranieri…
Come sempre in Italia siamo costretti a pagare tangenti per lavorare!
Lucia
nooooooo
kappaaaaaaa
non ci posso credere….
altro che i miei 11 euro per ricevere quegli improbabili indirizzi di scuole di italiano all’estero…..
grande!
sono d’accordissimo con roberta, non solo non so dove mettermi il master della ca’foscari, peraltro non riconosciuto in argentina, ma nemmeno la corsa “armamentista” ai titoli locali ci lascia in pace!
ebbene, vi terrò aggiornati io, visto che mi sono pre-iscritta (addio 110 euro!!!)…
Ok. In ogni caso invito chiunque avesse informazioni a scriverle nei commenti di questo post.
Al momento è stato aggiunta una nota introduttivo al bando. Testualmente:
Si avvisano gli interessati alla preiscrizione alle prove di selezione per l’abilitazione Italiano come lingua straniera (L2) che la spendibilità del titolo sarà su tutto il territorio nazionale e che l’indicazione della provincia Autonoma di Bolzano e la citazione delle classi A091 e A092 è solamente un riferimento per l’identificazione dei requisiti minimi per l’accesso.
“La spendibilità del titolo su territorio nazionale”???
Io cado dalle nuvole. Ma di cosa stanno parlando?
scusate ma per motivi personali non riesco a tenere sotto controllo molti avvenimenti tra cui gli sviluppi delle vicende della SSİS….
ehm… domanda retorica spero… comunque, ma nell’admis si discute questo fatto, a proposito di master?
LL? Novità a riguardo?
sono veramente scocciata che ogni volta che si raggiunge un livello che al momento sembra adatto per l’insegnamento, subito si attiva qualcosa di nuovo e ciò che ho fatto fin’ora non serve più a nulla. ma il mio master in didattica dell’ita come L2 dove me lo metto?
scusate,ma è molto peggio di quanto pensassimo. Lasciamo stare le ns. situazioni personali: chi è di ruolo in Italia, chi no, chi ha già altre abilitazioni ecc.ecc., ma la SSIS del Veneto, di cui parliamo, permette ai docenti di ruolo (contratto a tempo indeterminato) di iscriversi (110 €) nei posti residui per acquisire ulteriori abilitazioni,ma SOLO PER ALCUNE CLASSI DI CONCORSO, non per gli insegnamenti avviati in via sperimentale (tra questi ITALIANO L2).io non l’avevo capito finora!
Perchè mai i docenti di lettere e lingue che si trovano spesso ad insegnare italiano agli alunni stranieri non possono frequentare una formazione specifica ed acquisre un’abilitazione per il lavoro che di fatto svolgono?
A questo punto mi permetto la dietrologia: dubito fortemente che l’interesse della scuola di specializzazione sia l’innalzamento della qualità dell’insegnamento dell’italiano a stranieri nelle ns.scuole!!!!
Chi insegna già si arrangi a farsi una formazione, chi non insegna impieghi il suo tempo a conseguire l’abilitazione ITA L2 chissà qualche punticino in + in altre graduatorie fa sempre comodo!
La SSIS è convinta che per queste novità avrà un numero sufficiente di iscritti, mentre per altri abilitazioni meno ambite, nel caso non raggranelli sufficienti iscritti paganti, può sempre reclutare altri polli che per passione personale collezionino ulteriori abilitazioni .
eh sì l’ho scritto e me ne assumo la responsabilità, ma non trovo altrimenti alcun senso!!
Questo è da denunciare su tutti i quotidiani [ammesso interessi a qualcuno in questo periodo!!]
silpri
ahhahaha se trovo 110 € – vedrò se spuntano dalle piantine del balcone- mi iscrivo, giusto x farmi valutare i titoli ! 110 € x stabilire crediti e debiti (ma cambio lavoro!!Faccio il valutatore di titoli!!)…
certo è un gran casino anche x chi -come la sottoscritta- è abilitata ad insegnare lingue tedesco e inglese dai concorsi M.P.I. ed in ruolo nella scuola italiana. Come posso lavorare e frequentare la SSIS in contemporanea?
AIUTO MI SENTO SU UN PIANETA DI PAZZI!!!
già il MAE , ladylink…mo’ ti posto il post con le mie vicissitudini !!!
SGRUNT
anzi oggi mi sento ancora piu’ agguerrita… e mi chiedo.. visto che la Ca FOscari ha gia’ un Master in Didattica dell’Italiano… perche’ non pensa ad abilitare le persone che masterizza? ora ci manca pure che chi frequenta questa SSIS spiazzi quelli con il Master… dico bene o dico giusto?
cara kappa
io a malapena ero riuscita ad entrare nel link inoltratomi da ildue, grazie per le info e per le riflessioni
intanto accenno al fatto che il 27 luglio c’è stata a Venezia, in occasione della settimana in presenza per gli iscritti al Master Itals, la presentazione dell’Admis e dei suoi scopi… (Admis: associazione diplomati in master di italiano a stranieri, -> la notizia vale un post, eseguirò)
Che questo “bando” non sia figlio degli stessi fermenti che hanno portato all’Admis? Una delle mie perplessità, che ho palesato nel forum dell’Admis era proprio questa incongruenza tra la voglia e necessità di dare una parvenza di riconoscimento e regolamento anche contrattuale alla nostra professione e poi i CRITERI di inclusione nell’albo professionale (uno degli obiettivi in discussione), criteri che secondo me sono imprescindibili e che parrebbero ovvi, visto che è un’associazione di “masterizzati”, ma che non sono per niente ovvi o scontati, perché chiunque di noi abbia un’esperiena nel campo, si rende benissimo conto che non c’è un vero profilo professionale e che la formazione è vissuta come un cammino intrapreso singolarmente, più che come un vero lasciapassare o investimento o “equipaggiamento” per entrare in questo nostro caotico mondo del lavoro….
ora di questa classe di abilitazione vorrei veramente saperne di più!
Un’altra mia perplessità è poi relativa alle certificazioni che ci sono in giro circa la Didattica dell’italiano. Università come la Stranieri di Siena e la Ca Foscari, rilasciano certificazioni come Ditals e Cedils, che però non sono considerate sufficienti per entrare in un qualsiasi albo professionale, visto che per esempio la Ca Foscari stessa sponsorizza prima di tutto l’Admis, a cui si può accedere solo se in possesso di Master, certo che però possono far la differenza… A questo punto forse bisognerebbe fare luce su tutti i corsi offerti e sulle reali possibilità offerte dagli stessi…. anche questa una chimera! perché se si vanno a vedere gli SBOCCHI ipotetici di un qualsiasi Master in didattica, sembra di essersi assicurati un futuro, pena scoprire che le stesse istituzioni non si stanno impegnando nel vero senso della parola, a fare luce su questa nebulosa che è l’insegnamento dell’italiano a stranieri intanto in Italia
io vorrei tanto mettere le mani sul MAE e sulle sue graduatorie per l’insegnamento dell’Italiano, che avviene secondo criteri assurdi, anacronistici e ingiusti, ecco l’ho detto!
Soprattutto mi chiedo se tutto questo fermento serva semplicemente per distrarci un attimo ed illuderci che ci sia un reale interesse a sistemare le cose, ma come tu stessa affermavi, siamo un microcosmo talmente vario, che per creare dei profili professionalizzanti, forse dovremmo riniziare tutto daccapo e la cosa mi incute non poca paura…
Secondo me ci vuole anche un movimento popolare, perché discuterne in quel di un blog in agosto, temo che sia troppo poco, però intanto io scrivo…
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