Dovremmo prima rispondere alla domanda “Come siamo?”, e diventerebbe evidente che siamo tanti e tutti diversi. Per questo mi ha colpito il blog di una ragazza svedese, Carin: “Svedese sposata con un italiano. Volevamo fare una squadra di calcio, ma in questo momento siamo “solo” sei in famiglia”.
Nel post “Come sono gli italiani… e gli svedesi” Karin scrive: “Mi ricordo un’esame quando studiavo italiano all’università di Umeå. Non avevo proprio idea della risposta alla domanda “Quali gruppi etnici ci sono in Italia?”. Alla fine ho scritto “Ogni italiano è un gruppo etnico” e il professore italiano sorridente mi ha dato un punto.”. Un bel punto di partenza.
Ma le riflessioni di Carin non si fermano qui. Se vi interessa, vi invito a leggere il suo post (e altri nel suo blog).
Se poi qualcuno dovesse rimanere affascinato dalla Svezia, ricordo l’intervista a Franco Pauletto, pubblicata poche settimane fa.
Spassosissimo! Grazie Porfido! Che i suoi giudizi siano del tutto sbagliati è ovvio, basta uscire a comprare il pane, però amo moltissimo questi articoli, non perché dicano nulla sul popolo straniero su cui ragionano, ma perché invece dicono moltissimo su come si vedono i cittadini del paese d’origine dell’estensore. Il titolo migliore quindi sarebbe: Cosa gli svedesi pensano di sé stessi. 🙂
Molto interessante sapere come ci vedono dall’esterno, sopratutto da un posto come la Svezia, distante anni luce dalla nostra cultura. “Vi sapete godere la vita” anche se sapete che “la vita non è giusta”: se dovessi riassumere in due frasi l’articolo lo riassumerei proprio così.