Si parla molto ultimamente dell’utilizzo dei Nuovi Media (rigorosamente pronunciato all’italiana) nell’insegnamento delle lingue, ma finora pochi hanno effettivamente proposto degli esempi pratici da utilizzare con la classe di italiano per stranieri (anche alloglotti).
Recentemente mi sono imbattuta in questo articoletto in inglese che elenca nove modi per utilizzare Twitter in classe, senza specificare la materia d’insegnamento. Ho preso spunto da quella lista per creare delle attività che possano essere utili in un corso d’italiano per stranieri (ma anche per altre lingue).
Prima di iniziare l’elenco vorrei ribadire l’ovvio, visto che è una prerogativa di tutti i post su #EdTech:
- I tweet si compongono di 140 caratteri, perciò non usatelo se siete prolissi/e;
- Ovvero, può essere un buono strumento per esercitare la sintesi;
- Come la maggior parte dei social media aiuta a tenere la classe coinvolta, come spiegato anche qui, soprattutto se avete classi numerose;
- Ricordatevi di usare un hashtag diverso (#) per ciascuna classe a cui volete far usare twitter;
- Usate hashtag che siano “trasparenti” così che gli studenti possano cercarli senza fatica;
- Create una lista degli hashtag usati da distribuire in classe;
- A ciascun studente fate creare liste/ricerche sul proprio account twitter contenenti gli hashtag e gli altri compagni di classe, cosicché possano essere sempre aggiornati.
Twitter come mezzo di comunicazione
In prima istanza, Twitter si presta bene per curare l’organizzazione del corso, proprio grazie alla sua brevitas e alla sua prerogativa di raggiungere un numero potenzialmente illimitato di utenti, al contrario delle mail in cui dovete ogni volta inserire manualmente gli indirizzi. In particolare, potete usare twitter per:
- Informare gli studenti su cambi di programma, classe, ecc.;
- Far girare informazioni o notizie relative al corso;
- Ricordare agli studenti l’approssimarsi di scadenze, consegne, ecc;
- Far circolare aggiornamenti pubblicati sul blog di classe;
- Condividere link e risorse online che pensate possano essere utili ai vostri studenti.
N.B. Ricordate di inserire sempre l’hashtag del corso, altrimenti il vostro tweet potrebbe rischiare di perdersi nell’etere, poverino.
A questo punto possiamo passare alla parte più interessante (a mio avviso) di questa piccola guida, ed iniziare a parlare di possibili attività da FARE CON gli studenti. Ho volutamente messo il maiuscolo per evidenziare che i nuovi media devono creare coinvolgimento in classe, perciò gli “autori” saranno gli studenti e noi insegnanti solo guide e moderatori.
Alcune proposte di attività twitterine
- Introdurre il tema della lezione via twitter.
- Pre-attività pre-classe:
- il/la docente dovrà introdurre il tema della lezione e fare una domanda;
- gli studenti dovranno rispondere utilizzando l’# della classe e del tema proposto;
- Pre-attività pre-classe:
- ricordate che gli # rubano caratteri, quindi sceglietene massimo due: il 1° per identificare la classe; il 2° per l’argomento;
- Pre-attività in classe:
- Iniziare la lezione con una schermata/fotocopia/lista alla lavagna contenente tutti i contributi twittati dagli studenti;
- Dividete gli studenti in gruppetti di tre/quattro persone, oppure coinvolgete l’intera classe e … date fiato alle trombe! Questa è un’ottima attività di riscaldamento introduttivo alla lezione.
- Attenzione sulla forma:
- Se avete tempo, sarebbe interessante utilizzare questa lista di tweet per concentrarsi sull’output degli studenti. A seconda del numero degli studenti o dei contributi twittati, si possono seguire due strade:
- Pochi studenti / pochi commenti: far lavorare in gruppi di tre, massimo quattro, studenti e far correggere le frasi scritte direttamente sulla lista distribuita. Prevedete 15 minuti fra attività di gruppo e correzione corale;
- Molti studenti / molti commenti: dividere i tweet in cinque fogli e formate gruppi di tre, massimo quattro, studenti; sparpagliate i fogli per la classe; fate girare i gruppi e fate correggere le frasi. Ciascun gruppo deve lavorare su un foglio alla volta. Prevedete 15 minuti per l’attività di gruppo e altri cinque per la correzione di classe.
- Correggete tutti insieme in classe: fate vedere prima la frase senza soluzione, quindi chiedete agli studenti se è corretta o sbagliata o “strana” e fate proporre soluzioni alternative. Il gruppo che ha risposto in modo corretto a più frasi, vince. Portate una caramella, o un cioccolatino, per ricompensare ciascun componente del gruppo (o gruppi, se ci sono pari merito). Le ricompense fanno bene al morale e motivano gli studenti a partecipare a questi “giochi”.
- Se avete tempo, sarebbe interessante utilizzare questa lista di tweet per concentrarsi sull’output degli studenti. A seconda del numero degli studenti o dei contributi twittati, si possono seguire due strade:
- Iniziare giochi su twitter per ampliare/rinforzare il vocabolario usato a lezione.
- Alla fine della lezione, dare agli studenti un # con il tema della lezione e il compito di twittare le parole associate al campo semantico affrontato durante la lezione. Un tweet per parola, così sarà più facile tenere il conto del punteggio.
- Assegnare un punteggio alle parole: 1 punto per le parole affrontate a lezione; 2 punti per le parole che non avete incontrato a lezione (Buongiorno signora Parola, tutto bene stamattina? J).
- Iniziate la lezione successiva con una carrellata delle parole twittate e, eventualmente, proponete, o chiedete agli studenti, fraseologia associata a quelle parole.
- Far scrivere agli studenti frasi con i vocaboli visti a lezione. Incoraggiare gli studenti a correggere (garbatamente) le frasi degli altri su twitter. Alla fine dell’unità didattica fare una carrellata delle frasi twittate e discutetene in classe. In questo modo gli studenti impareranno a scrivere e a collaborare senza ricorrere troppo spesso a voi, rendendosi indipendenti.
- Proporre un modo di dire su twitter e chiedere agli studenti di rispondere spiegandone il significato. Ovviamente, dovranno ripetere l’hashtag proposto, altrimenti la risposta potrebbe perdersi fra i tanti tweet.
- Scrivere una storia, una micro-recensione, una poesia breve o haiku.
- Gli studenti possono scrivere una storia collaborativamente. Twitterature, o Twitter Fiction, è un genere letterario che sta prendendo piede piano piano, ed è molto interessante proprio per i vincoli di spazio di Twitter. Per questo anche gli studenti dei livelli iniziali potranno partecipare scrivendo frasi molto semplici. Potrete organizzare la scrittura collaborativa in questo modo: voi, o qualcuno degli studenti, lancia il titolo, l’incipit della storia e l’hashtag; gli altri studenti a turno completeranno via via la trama della storia. Se la storia langue, potrete intervenire rilanciandola voi con un vostro contributo. Non iniziate subito a correggere, uccidereste lo spirito creativo, ma come al solito, vi ritaglierete uno spazio a lezione per commentare la storia quando sarà completa. Ricordate agli studenti di usare sempre l’hashtag!
- Twitter, grazie ai pochi caratteri disponibili, è un mezzo perfetto per scrivere poesie brevi, che siano haiku o meno.
- Gli studenti possono scrivere micro-recensioni di libri, film, brani musicali, allenandosi ad essere sintetici. Analogamente, potreste chiedere agli studenti di riassumere l’argomento della lezione, o di una lettura o ascolto fatti a lezione.
Questi sono alcuni suggerimenti che ho pensato per la classe di italiano L2/LS. Fatemi sapere cosa ne pensate, e se usate twitter anche voi e come!
Buon divertimento!
Mai disperare, @ladylink! <3
quando ho letto haiku, mi si è sciolto il cuore. Anche a lezione di italiano dovremmo praticare la brevità di qualità. di cui io stessa sono sfornita. (brevità, non qualità!) 😀 😛
Grazie Fabrizio! Sì, in effetti, ho molte idee per articoli futuri! #staytuned #sapevatelo 🙂
Brava LolaS. Pregevole post, spunti interessanti. E sul tema c’è veramente molto da scrivere (fortunatamente).