Copyright.

 

Chiunque voglia costruire attività didattiche basate sulla riproduzione di testi autentici e desideri poi metterle a disposizione di altri (fotocopie, internet) deve pagare un copyright. Sia che lo faccia gratuitamente che a titolo oneroso.

Come fare allora? Beh, vi propongo un modo, che non danneggia né l’autore né l’insegnante creativo, il quale forse non disdegna neanche guadagnare qualcosina con il suo lavoro di preparazione. Date un’occhiata all’attività che ho elaborato su una canzone di Ciampi (Testo Ciampi-Marchetti).

NOTA: Se fra i lettori c’è qualche esperto di questioni legali, mi faccia sapere se il metodo che propongo ha una qualche validità.

Italian on the go.

Sul fronte podcasting e riviste on-line anche da noi qualcosa si crea.

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officina.it n° 14 – Dove va l’italiano?

E’ uscito il numero 14 della web-rivista di Alma Edizioni, Officina.it. Questo numero, curato da Paolo Torresan, ha per titolo Dove va l’italiano?

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Corriere della Sera.

Qual è quell’insegnante che non ha mai sognato di avere le trascrizioni di tutti i dialoghi usati in classe, anche quelli presi da internet o dalla radio?

E qual è quell’insegnante che non ha mai sognato di avere la registrazione audio degli articoli di giornale usati in classe?

Ed infine qual è quell’insegnante che dopo aver mangiato tutta una zuppiera di peperonata, bevuto due litri di vino e sei grappini non ha sognato la notte di poter fare il karaoke con gli articoli del Corriere della Sera?

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I frutti buoni dell’imperialismo.

Gli inglesi sono imperialisti, si sa. E i popoli imperialisti viaggiano, tanto.

E allora, parafrasando i Monty Python:

Capo della Setta degli insegnanti di italiano: “Quei maledetti bastardi, gli inglesi, ci rubano tutti gli studenti che invece di venire ad imparare l’italiano vanno tutti a spendere soldi per imparare l’inglese. E non solo a noi! Ma ai nostri padri! E ai padri dei nostri padri! E che cosa ci hanno dato in cambio?”

Membro della Setta degli insegnanti di italiano: “Il sito della BBC”.

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Audacia.

Scenario: una classe di 30 studenti che devono migliorare la loro pronuncia.

Hai tre possibilità:

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Patate bollenti.

È un classico e come tutti i classici è sempre valido.

Si tratta in pacchetto di programmi che va sotto il nome di HOT POTATOES.

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SECOND LIFE

Che ve ne pare del video? Stupefacente vero? Questo è  un esempio di quello che si può fare per insegnare una lingua in un ambiente virtuale.

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MOODLE: architetture didattiche.

Diciamo che ti piacciono le nuove tecnologie  e sei stanco di lavorare per istituzioni che ti pagano male e non ti assicurano nessuna sicurezza. Che fai?

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Tandem in rete.

Esistono ormai da qualche tempo delle piattaforme molto simili a Facebook che sono dedicate specificatamente a mettere in contatto parlanti nativi con apprendenti di lingua.

Quindi se impari l’inglese e parli italiano da madrelingua cercherai di entrare in contatto con persone che parlano l’inglese e imparano l’italiano.

Insomma, il Metodo Tandem in rete.

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