La giustificazione…

“Prof, mio figlio è innocente”
l’arte dei genitori di giustificare

La corrispondenza tra casa e scuola è mutata e un preside francese l’ha raccolta in un libro. E secondo l’autore da questi scritti si comprende “come le famiglie ci stiano delegittimando”.

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La Crisi di Papi? Ciarpame!

Tra papi e ciarpame, clima e omofobia, escort e pandemia è “crisi” la parola votata per il 2009 dai lettori di Repubblica.it tra le 12 proposte dai linguisti di “Lid’O” e tra le segnalazioni che gli stessi lettori hanno fatto al blog di linguistica di Repubblica.

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Italiano, questo sconosciuto.

Io cossi tu cuocesti egli cosse: cos’è ‘sta roba? Piccolo esame di verbi: “Se io sarebbe più abile, tu mi affiderai una squadra”. Ma anche: “Se tu saresti più alto, potessi giocare a pallacanestro”. Nel cimitero dove giacciono, insepolte, sintassi e ortografia, accenti e apostrofi si confondono in un’unica insalata nizzarda di parole: “Non so qual’è la prima qualità di un’uomo”. E tutto questo accade, si legge, si scrive all’Università.

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«Basta precariato a scuola: vado in Africa»

La storia di Emiliano Sbaraglia, 38 anni, docente precario, scrittore e ora professore in fuga. In Africa.

Su www.unita.it

Così, tanto per non dimenticarci com’è, oggi, il nostro paese.

La Crusca dice no alle classi ponte

Meglio in classe con gli altri!

Qui l’articolo del Corriere.it

Troppi!?

Troppi. Gli stranieri. Anche a scuola. Dopo le quote rosa, ecco le “quote abbronzate”. Ma dove stiamo andando? Invece di dare strumenti adeguati agli insegnanti e alle istituzioni scolastiche si fa demagogia e populismo becero. Questa è l’Italia di oggi (e di domani… pare).

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La longevità delle parole

da repubblica.it:

Le parole dalla vita più lunga
e quelle che non useremo più

Tante scompariranno nell’arco dei prossimi mille anni
I numeri sono i più lenti a morire, subito dopo vengono i nomi

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Il cervello lo sa gia’… Beato lui!

Da Corriere.it un interessante articolo sul linguaggio: “Come si parla? Il cervello lo sa gia‘ ”

E con questo buon fine settimana…

In classe grazie a Internet e tenacia degli insegnanti

Questa e’ la storia di Alessandro che, soffrendo di atrofia muscolare spinale, e’ costretto a non poter frequentare regolamente le lezioni. La caparbieta’ di due insegnanti gli ha permesso di seguire le lezioni a distanza e di rimanere, quindi, al pari con gli altri studenti…

Addio allapostrofo dimenticato

Un curioso articolo da repubblica.it:

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In GB e Stati Uniti i puristi ne difendono l’uso corretto. In Italia è uno scempio: utilizzato a sproposito o confuso con l’accento

Errori, troppi sms e nuovi linguaggi: dice addio l’apostrofo dimenticato

La Crusca discute dei casi dubbi. Ma per la maggior parte delle fattispecie la spiegazione è una sola: ignoranza
di STEFANO BARTEZZAGHI

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