In ricordo di Enzo Biagi

Quali parole per ricordare una pietra miliare del giornalismo italiano?

Mancherà dai nostri schermi un giornalista diretto, ma pacato, sincero eppur sempre misurato, che per anni è entrato quotidianamente nelle nostre case con la rubrica pre-serale “Il fatto”. Nemmeno, e figuriamoci, l’editto bulgaro dell’ex Presidente del Governo era riuscito ad allontare il suo vivo ricordo dalle nostre memorie, ma sì dallo schermo e per almeno 3 anni.

Mi chiedo perché la gente sfili davanti al feretro ma non sia scesa in piazza quando gli è stato messo il bavaglio.

Siccome questo blog non è di attualità politica, nonostante lo abbia utilizzato più volte per dare sfogo alle mie personali opinioni, recupero in questo modo. Per morire mi vengono in mente i seguenti sinonimi: spegnersi, passare a miglior vita, lasciarci, decedere, perdere la vita.

Altre proposte?

Jerome S. Bruner

Jerome Seymour Bruner (New York, 1° ottobre 1915) è uno dei più conosciuti e influenti psicologi americani del ventesimo secolo. E’ stato una delle figure chiave nella cosiddetta “rivoluzione cognitiva”, inaugurata formalmente nel 1956 con il libro, scritto in collaborazione con Goodnow e Austin, A study of thinking (trad. it. Il pensiero: strategie e categorie, Armando, Roma, 1969).

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Noam Chomsky

Noam Chomsky, nato a Philadelphia il 7 dicembre del 1928, è forse il linguista più noto e discusso al mondo. Il suo primo volume, Syntactic structures (Le strutture della sintassi), contiene già in nuce la sua teoria rivoluzionaria sulla grammatica generativo-trasformazionale.

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Stephen D. Krashen

Stephen D. Krashen

Stephen D. Krashen è uno degli studiosi che maggiormente hanno influenzato le più moderne teorie sull’apprendimento di una lingua.

Classe 1941, Ph.D. in Linguistics a UCLA, Krashen è attualmente titolare della cattedra di Education presso la University of Southern California.

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Howard Gardner

Howard Gardner, psicologo americano nato nel 1943, è considerato il principale rappresentante della teoria delle intelligenze multiple. Gardner entra all’Università di Harvard nel 1961, conseguendo il dottorato, specializzandosi successivamente in psicologia dell’età evolutiva e in neuropsicologia.

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Pit Corder

Parto da un dato: il nome di Pit Corder ricorre in tutti i manuali di glottodidattica e in ogni libro che si occupi non solo di interlingua ma anche di storia della didattica delle lingue. Pit Corder è riconosciuto come uno dei padri del grande salto che ha fatto sì che negli anni ’70 si soppiantassero definitivamente il comportamentismo e l’analisi contrastiva.
Tutto ciò non ha nulla di curioso. Sorprendente è invece il fatto che Pit Corder conti appena 18 citazioni in pagine internet in italiano. La maggior parte peraltro in bibliografie.

Pit Corder non è una Superstar della glottodidattica, questo è certo.

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