Capita che la sera, una coppia di insegnanti, dopo una dura giornata di lavoro, dopo cena, davanti alla TV, si ritrovi così:
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Arte di ascoltare e mondi possibili
AUTORE: Marianella Sclavi
TITOLO: Arte di ascoltare e mondi possibili
CITTÀ: Milano
EDITORE: Bruno Mondadori
ANNO: 2003
È proprio difficile ascoltare?
Non sarà esagerato chiamarla arte?
In realtà per ascoltare attivamente occorre mettersi in ascolto del proprio modo di ascoltare: valutare le dissonanze, le distorsioni, il chiaroscuro delle “cornici di cui siamo parte”.
Arte di ascoltare e mondi possibili è un libro intenso, ricco, con la vivacità di un’opera che raccoglie anni di studi e riflessioni e poi viene scritta con relativa rapidità.
Ri-esco a fare un passeggino…
E’ con grande gioia che annunciamo l’uscita di un libro che ci tocca da vicino. L’autrice è una nostra collega di lavoro e di blog di cui avevamo parlato già mesi addietro.
Mappi ha raccolto gli scambi di battute tra i suoi fantastici studenti (che poi sono gli studenti di tutti noi) in un volume intitolato, guardacaso, Italiano per stranieri – il gioco degli errori.
Europei 2008: diamoci dei “Toni” quando cantiamo Mameli!!!
Per quanto all’esordio dei Campionati Europei di calcio gli Azzurri ci abbiano regalato una delle peggiori performance, continuerò a seguire la Nazionale assiduamente, per due motivi legati all’inno di Mameli. Muoio dal ridere quando i tifosi dagli spalti, alla fine della prima strofa, durante la parte musicale che prelude alla ripetizione più ritmata dell’inno, intonano un buffissimo, ma sempre presente PO PO POM, PO PO POM, PO PO POMPOMPOMPOMPO’. A testimonianza di quello che scrivo, ecco un filmato del 2007, di una partita contro la Svezia e nella versione con cambio di vocale: PAMPAMPAMPAMPAM di Totti e C.ny al Circo Massimo nel 2006.
Il secondo motivo per cui non perdo mai l’inno di Mameli,
Magari
Questa non è una recensione, si tratta più che altro di un annuncio. Sono un po’ in difficoltà e un po’ fiero di presentare qui sul blog la mia ultima fatica. Si tratta di un corso di lingua e cultura italiana per stranieri rivolto a studenti di livello intermedio e avanzato (B1 – C1). Il titolo, come vedete, è Magari, edito da Alma Edizioni.
Intelligenze e didattica delle lingue
Ci siamo già occupati di Howard Gardner e della teoria delle intelligenze multiple (MIT).
Per chiunque volesse avere il quadro completo della MIT e, soprattutto, riflettere sulle sue implicazioni nella didattica delle lingue, non può perdere questo agile ed arguto libro di Paolo Torresan: Intelligenze e didattica delle lingue.
Incontri: Roma a tutto mondo
Questo post non rispetta interamente la linea editoriale del blog, ma è sulla scia di un mio post-sfogo, Niente di personale.
Si tratta di un incontro a Roma per presentare un libro, appunto “Roma a tutto mondo”. Ammetto che Sarah Klingeberg, una delle due autrici, è una mia amica di lontane battaglie, quando entrambe collaboravamo con un’associazione multiculturale in quel di Roma; era il 2003. Tempi che un po’ rimpiango, perché vedevo Roma non come un ammasso caotico, ma come una citt colorata, nella quale potevo muovermi e i miei passi facevano rumore e avevano una meta.
Se ne avete la possibilit , andateci. Non perché Sarah è una mia amica, ma perché la tematica è attuale e scottante e perché quello che succede nella Capitale è anche un modo, (mio personalissimo pensiero), per capire quello che sta succedendo in tutto il Belpaese.
Biblioteca multilingue
Meglio tardi che mai… perché l’interessante proposta di cui sto per parlare, è stata lanciata, più di un mese fa, da Silvio Franceschinelli, direttore della scuola “Il Mulino“. Lui ci propone uno scambio di libri al fine di creare una biblioteca multilingue, visto che nella sua scuola si insegnao 10 lingue diverse.
Rileggendo il post “Assapora le lingue con The Language Cafè“, mi sono accorta che c’era il suo commento e non indugio altro tempo a riportarlo:
Buongiorno.
(…)
A proposito di promuovere lo studio delle lingue, e ricollegandomi al problema che molti hanno a reperire materiale didattico, ho avuto un’ideuzza…
Dirigo una scuola dove anche insegno, al momento qui e’ possibile imparare quasi una decina di lingue. Per alcune lingue non e’ facilissimo trovare libri in lingua originale, a meno che non li si compri su internet ma a costi elevati.
Libri in lingua originale sono anche molto apprezzati dagli studenti di IL2, felici di trovare qualcosa da leggere per rilassarsi. Per questi motivi stiamo attrezzando una biblioteca “internazionale”.
Ecco allora un’idea: fare una specie di associazione di insegnanti e scuole che vogliano scambiare libri. Voglio dire, se vado a un mercatino dell’usato con una decina di euro posso portarmi a casa uno scatolone di libri. Magari di non eccelse qualita’ letterarie, ma pur sempre libri, e in realta’ classici come I Promessi Sposi e Pinocchio si trovano in qualsiasi mercatino delle pulci. Perche’ allora non scambiarsi libri usati cosi? Se qualcuno insegna in Turchia e mi spedisce uno scatolone di libri in turco, o cinese dalla Cina o rumeno dalla Romania ecc., sarei piu’ che contento di ricambiare con uno scatolone di libri in italiano.
E’ possibile creare una pagina in questo sito (non voglio farlo su sito della mia scuola per renderlo piu’ “neutro”) dove chi aderisce all’idea si scambia indirizzi e idee?
Se volete contattarmi direttamente scrivetemi (l’email della scuola va benissimo).
Grazie
Silvio Franceschinelli
Siccome nel giro di pochi giorni Silvio Franceschinelli ha lanciato questa idea anche sul portale di Italiansonline, ho capito che era arrivato il momento di parlare di questa iniziativa.
Utilizzo lo spazio di questo post per assicurarvi che ricontatterò personalmente, ferie permettendo, il Direttore della scuola per vedere di avviare questo progetto.
Risorse per gli insegnanti all’estero ma non solo, quarta parte
Il Devoto-Oli del 2008
Presentata a Roma l’edizione 2008 del dizionario Devoto-Oli.
Da www.repubblca.it prendo questo articolo che tratta la nuova edizione dell’importante dizionario Devoto-Oli. Ed ancora una volta è interessante notare come i nuovi lemmi non siano solo originali neologismi e riflettano soprattutto eventi che stanno trasformando, più o meno rapidamente, la nostra societ .