Il Bollettino ITALS uscito a novembre contiene un articolo, dalla cui lettura non si può prescindere. Nel numero 66 -incentrato sugli atti della seconda edizione del convegno PostMaster ITALS, dal titolo “DIRE. FARE. INSEGNARE” (Venezia, 29 – 31 agosto 2016)- è presente l’intervento di Dorella Giardini, collega e amica, che è riuscita a descrivere, in modo dettagliato e puntiglioso, gli ultimi anni della lotta per il riconoscimento della nostra figura professionale, soffermandosi sugli eventi più significativi che spesso hanno visto come protagonista il coordinamento Riconoscimento Nazionale.
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Buon 2016 in stile Riconoscimento
Il coordinamento Riconoscimento Nazionale -in occasione del Capodanno 2016- ha prodotto un video per augurare a tutti gli insegnanti di italiano per stranieri Buon Anno Nuovo!
Buon Compleanno Ildueblog!
Non basta solo l’ispirazione per scrivere, serve anche il tempo, ed io di tempo per scrivere utimamente non ne ho avuto. E vi avrei voluto scrivere da tempo tante belle cose…
Per esempio, vi avrei voluto scrivere delle ultime strabilianti lezioni con gli studenti: la conferenza sul “Flipping sterotypes in the language class”, in cui sono riuscita a unire il mito ribaltabile e ribaltato degli stereotipi: Signori e Signore, Mister Bruno Bozzetto “Europe vs Italy” e Igiaba Scego, il mio cavallo di battaglia con il racconto “Salsicce” e l’attività “mi sento italiano/a quando” che ho fatto quasi ingurgitare ai miei studenti proprio come faceva Igiaba con le salsicce, perché non avevo tempo e dovevo avere materiale per la conferenza…
Vi avrei voluto dire che la foto di quel post “grazie per l’italiano” che vi appare se gentilmente cliccate sul link del paragrafo che avete appena finito di leggere, insomma che quella frase l’ha scritta J., alunno che ho avuto tre anni fa, che presto si sposerà con K. che è stata mia studentessa fino a maggio e a cui ho regalato la mia bicicletta…
Spendibilità di una laurea in lingue del 2001, VO
Questo post (un pippone megagalattico) nasce con l’intento di intuire la fine che faremo noi vecchie guardie del VO, lauree quadriennali alle prese con il rompicapo del calcolo dei cfu (cmq orientativamente i nostri corsi annuali ne valgono 12). Le notizie contenute in questo post sono attendibili, un po’ meno i ragionamenti e le relative conclusioni che ne sono stati tratti, per ovvi limiti della mia conoscenza e fantasia. Diciamo che il livello di attendibilità di questo articolo rischia di essere pari a tutto quello che sta circolando sulla #CDCA23. Consideratelo come degli appunti presi al pc, perché quando ti serve, una penna che scrive non la trovi mai. 🙂
Introduzione
Mi presento. Laurea VO del 7/2001, Lingua e Letteratura Portoghese (tedesco triennale), Università La Sapienza di Roma. Continua a leggere
La mia prima volta… a Fieritals
E così dopo tanti anni e tanti luglio passati a fare altro, decido di andare a Venezia per il Fieritals 2015. Mi accoglie l’austero Istituto Canossiano, che all’evento dà un pizzico di solennità. Nelle varie stanze, tutte comunicanti, erano sistemate le case editrici: tavoli traboccanti di libri, colleghi curiosi, tanto gentili quanto “arraffoni”, borse che si incastrano, corpi che si sfiorano, scuse che si ripetono come ritornelli. E così, tra le più blasonate Alma Edizioni, Edilingua e Bonacci-Loescher, trovano spazio la Mondadori-Le Monnier, Difusión-Casa delle Lingue e la nuova (almeno per me) Ol3.
Ho seguito cinque incontri in cui venivano presentati due testi nuovi, la nuova edizione di un manuale e una riflessione socio-culturale sui gesti, che spero poi auspicasse a diventare uno spunto per una lezione (provata dalla giornata ho abbandonato la sessione, spinta anche dalla scomodità delle sedie, parliamone!).
Ho lasciato la fiera sicuramente entusiasta, contenta per il mio bottino e per le compagne di viaggio, ma un po’ perplessa. Continua a leggere
La CDC in Italiano L2/LS è ufficialmente richiesta da Riconoscimento
Oggi in mattinata è stata recapitata ai Senatori della Repubblica Italiana e alla Ministra Giannini la lettera con cui Riconoscimento per la Professionalità degli Insegnanti di Italiano L2/LS chiede che venga accolta la proposta di creazione della classe di concorso in Italiano L2/LS, come previsto dal DDL S. 1644, non rientrato nel DDL S. 1934 “La Buona Scuola”, in via di approvazione al Senato.
Ci sono ancora margini di trattativa e per questo motivo speriamo che questa lettera possa dare i suoi frutti.
CLA: intervista alla Prof.ssa Paola Cotticelli dell’Università di Verona
Grazie a Ilaria Molineri, siamo riusciti ad ottenere questa intervista alla Prof.ssa Paola Cotticelli dell’Università di Verona.
Il retroscena dell’intervista è un bando per la copertura di un posto di Collaboratore Esperto Linguistico per italiano L2 (CEL) a cui sono arrivate 160 candidature, un numero straordinariamente alto per questo tipo di bando (che risale al 02/02/2015). Insieme abbiamo elaborato una serie di domande che sono state poste durante la conversazione che, pur concentrandosi sulle dinamiche dei CLA, spazia fino a toccare la tanta sospirata classe di concorso in Italiano L2.
Ringraziamo la Prof.ssa Cotticelli per aver risposto diffusamente alle domande e per averci autorizzati a pubblicare le risposte. Ancora una volta un grazie speciale a Ilaria Molineri che si è incaricati di intervistare la Professoressa e di condividere il suo lavoro su Riconoscimento e sul nostro blog.
1- Quali elementi hanno indotto il CLA a pubblicare un bando per la selezione di CEL per italiano? A quando risale l’ultimo bando simile pubblicato dal CLA dell’Università di Verona? Esisteva una precedente graduatoria?
La necessità di assumere un Cel a tempo determinato per tenere un corso del programma ‘Turandot’ per gli studenti cinesi dell’Accademia di Belle Arti di Verona in quanto la precedente graduatoria si era esaurita e i presenti nelle graduatorie di altri Atenei veneti non erano disponibili.
Il concorso precedente era stato bandito nell’aa. 2010-2011. Continua a leggere
Unistrapg.it, ma per quanto tempo ancora?
In epoca di tagli e crisi investire sulla cultura non conviene e non lo fa nemmeno l’università che per anni è stata paladina dell’insegnamento della lingua italiana a stranieri con corsi di lingua e di formazione per i loro insegnanti. Sul buco al bilancio dell’Università per Stranieri di Perugia -che sfiora il milione di euro- stanno circolando ultimamente vari articoli. Ma confrontandoli con le informazioni disponibili sul sito della Stranieri, questi articoli sembrerebbero fondati sul nulla, poiché non si legge -ovviamente- che verranno appaltati i corsi di lingua a istituzioni esterne, ma di possibilità di scelta su dove studiare, di dislocamento, pur rimanendo iscritti alla Stranieri.
I corsi in questione sono esclusivamente quelli per gli studenti cinesi. Pare ci sia stata -negli ultimi anni, ma quanti?- un calo di iscrizioni di studenti cinesi, del programma Marco Polo e Turandot che hanno preferito altre mete in Italia, per cui, a partire dall’anno prossimo, 560 di quei 1000 studenti cinesi che la Stranieri accoglie, potranno studiare in altre strutture, in altre città, in altre regioni. Continua a leggere
A me i titoli, please!
Quest’articolo, scritto nel settembre 2013, è stato aggiornato con le descrizioni più recenti.
Per i più pigri, la soluzione è nei commenti.
Questo post serve essenzialmente a farsi venire dei sani dubbi o se avete del tempo, a perderlo. Funziona così: dovete abbinare le seguenti descrizioni ai rispettivi percorsi di studio/titoli: 1. Scuola di Specializzazione in Didattica dell’Italiano come Lingua Straniera dell’Università per Stranieri di Siena 2. Master in Didattica dell’Italiano come L2, Università di Padova; 3. Corso di Laurea Magistrale in Italiano per l’Insegnamento a stranieri, Unistrapg; 4. Certificazione Ditals I, Unistrasi 5. Certificazione Cefils, Ca’ Foscari.
Perché l’ho fatto? Per sport, fondamentalmente. In realtà su Italiano per Stranieri ci sono sempre più (nuovi) membri che si laureano in didattica dell’Italiano e volevo capire qualcosa sulle loro aspettative (di vita).
Non barate cliccando sui link e rispondete (anche a caso, tanto…).
Insegnare italiano in Belgio
Nel nostro gruppo Facebok “Italiano per stranieri”, che ha ormai superato i 5500 membri, c’è stata nel luglio scorso una bella discussione sull’insegnamento dell’italiano in Belgio. Ad animarla Giusi Vaccarecci, insegnante in centri di educazione per adulti (CVO – Centra voor volwassenenonderwijs). Giusi ha poi pubblicato sul gruppo un interessante vademecum per chi è interessato ad insegnare in questo Paese, che siamo lieti di ospitare sul nostro blog.