Proposta di analisi:
– congiuntivo;
– importanza dell’accento acuto nell’individuazione di una precisa identità genere;
– co-occorrenza lessicale;
– accordo pr.oggetto diretto/p.passato;
– connettivi;
– connettivi – uso autolesionistico dei.
Proposta di analisi:
– congiuntivo;
– importanza dell’accento acuto nell’individuazione di una precisa identità genere;
– co-occorrenza lessicale;
– accordo pr.oggetto diretto/p.passato;
– connettivi;
– connettivi – uso autolesionistico dei.
Da quattro mesi insegno ai cinesi. Le classi sono monolingue, vivono in case di soli studenti cinesi, escono (poco) solo fra di loro, cucinano cibi cinesi che comprano in negozi specializzati. Un quadro del genere non favorisce certo l’acquisizione linguistica. Come insegnanti su alcune cose non possiamo intervenire, su una però decisamente sì. Continua a leggere
L’articolo è stato pubblicato dal giornaletto quotidiano Leggo, uno di quelli che vengono distribuiti gratuitamente nelle stazioni. Mi sembra davvero molto interessante: viaggiando un po’ già mi ero imbattuto in alcune di queste “pseudo italianità”, altre non le conoscevo.
E voi? Soprattutto i colleghi all’estero, cosa ne pensano?
Buona lettura (e buon appetito…).
Molti stranieri credono che le loro reazioni e opinioni sull’Italia siano naturalmente condivise e ovviamente ben accètte dagli italiani.
Continua a leggere
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Venerdì 19 febbraio si terrà il XV SEMINARIO AICLUorganizzato dall’AICLU e dal CLA dell’Università degli studi ROMA TRE: La didattica dell’italiano per studenti cinesi (Il programma `Marco Polo´ ed altre esperienze).
Questa è la locandina.
Interverranno nomi noti della Glottodidattica, da Lidia Costamagna dell’Unistrapg a Massimo Vedovelli dell’Unistrasi, per passare ad Anna De Meo e a Rossella Bozzone Costa.
Segnalazione di Tindara Ignazzitto, del blog STRAN(ier)OMAVERO:
Popolo è un termine che va molto di moda di questi tempi. Cedendo alla tentazione di giocare con le parole, verrebbe da dire che “spopola”.
In un’Italia che stenta a ricordarsi chi è, esiste un popolo che da un lato ha saputo e sa preservare la parte migliore della sua cultura e del suo più illustre passato; dall’altro è stato ed è in grado di andare al passo coi tempi, intercettando ciò che di nuovo è emerso ed emerge al suo interno, inglobandolo in sé e valorizzandolo, perché lo considera patrimonio indispensabile per la sua sopravvivenza.
Succedono cose belle. Anche nei posti più oscuri e dolorosi del mondo.
Come nel carcere di massima sicurezza Castro Castro di Lima, tristemente famoso per le violazioni dei diritti umani ai danni dei prigionieri durante il regime di Fujimori.
Oggi i detenuti studiano italiano, partecipano a concorsi letterari indetti dall’Istituto Italiano di Cultura, seguono corsi di formazione per diventare a loro volta insegnanti.
Dopo aver parlato (in termini non completamente lusinghieri in verità) della docu-fiction per stranieri L’italiano in famiglia, ecco alla nostra attenzione un altro progetto simile.
Si tratta di In Italia:
In Italia. L’Italia e l’Italiano per stranieri
È giunto alla XVIII° edizione il “Dossier statistico sull’immigrazione 2008 Caritas/Migrantes”, realizzato in collaborazione con organizzazioni internazionali, strutture pubbliche e mondo sociale, presentato il 30 ottobre a Roma e, in contemporanea, in tutte le regioni italiane, dalla Caritas Italiana, dalla Fondazione Migrantes e dalla Caritas di Roma. “Lungo le strade del futuro” è il motto su cui è stato incentrato il documento di questo anno, documento che, ancora una volta, risulta essere il più ricco di dati e completo riguardo i temi dell’immigrazione.
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