Non sanno l’italiano…

Continua l’iter per la realizzazione delle famose “Classi ponte”. Come dice il premier-insegnante, gli studenti immigrati “«Non sanno l’ italiano, non possono seguire le lezioni del maestro». Il maestro?

Per questo, spiega il Cavaliere, hanno una percentuale di insuccesso tripla rispetto a quella degli alunni italiani.

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Non essere, questo è il problema – seconda parte

Sono passati alcuni giorni dall’approvazione in parlamento della mozione della Lega che propone le “classi di inserimento” per gli immigrati.

Giorni in cui sono successe tante cose: il sistema dell’istruzione italiano, dalle elementari all’università, è insorto ed è tuttora nel pieno della mobilitazione; tanto si è discusso e, come sempre, tante scemenze sono state dette. In questi giorni però alcuni aspetti della questione sono venuti alla luce.

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Non essere, questo è il problema

In questi giorni si assiste ad un balletto su problemi legati a come accogliere gli stranieri che non sanno l’italiano nella scuola pubblica.

C’è un solo argomento di cui so qualcosa ed è questo. E quando sento i nostri politici-opinionisti dire la loro posso cogliere tutta la loro incompetenza,demagogia e falsità.

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Tutta la vita in 8 minuti

Quindici minuti per decidere una vita

da Gli altri noi – storie di immigrazione, su Repubblica.it

Avviate il cronometro e immaginate di raccontare a uno straniero sconosciuto gli anni più importanti della vostra vita. Avete un quarto d’ora ma il tempo effettivo – considerando che ogni frase va tradotta dall’interprete – è circa la metà. Sette-otto minuti, dunque. Concluso l’esperimento, domandatevi se il vostro interlocutore si è fatto un’idea precisa di chi siete. E’ molto importante. Deve, infatti, decidere sul vostro futuro. Se gli avrete fatto una buona impressione, vi concederà di continuare a vivere. Se non ci sarete riusciti, vi condannerà a essere dei fantasmi. Non potrete lavorare, non avrete un documento di identità e al primo controllo di polizia sarete imprigionati e poi espulsi.

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Porgetelavoil’altraguancia 5

I sindaci, sì a impronte digitali a bimbi rom. Unicef e Garante: discriminazione.
Il sindaco di Milano e quello di Roma appoggiano la misura annunciata da Maroni.

Dal corriere.it.

…e a proposito di Rom…

Lingua, razzismo linguistico, intercultura, pregiudizi e tanto altro in questo interessantissimo articolo di Tullio De Mauro pubblicato sull’ultimo numero di Internazionale.

L’Italia e gli zingari
Teniamo e vogliamo tenere i rom ai margini, e però rimproveriamo loro di essere marginali
Internazionale 746, 29 maggio 2008

“E a proposito di rom”: nell’organizzazione favolistica che i telegiornali danno al succedersi delle notizie (se così possono chiamarsi) negli ultimi giorni almeno tre volte è capitato di sentire questa frase usata per legare tra loro fatti di varia luttuosit e violenza privi, nei tre casi, di un nesso specifico con gli zingari (in un paio con rumeni e immigrati).

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Lezioni di italiano alla radio

La mia amica e collega Chiara qualche giorno fa mi chiede: “mai sentito parlare di corsi di italiano per stranieri alla radio?”. “Sinceramente no” è la mia risposta. Il giorno dopo arriva con questo Volantino. Dal volantino vado al sito e scopro LALERA, ovvero “Language Learning by Radio”.

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Indovina, indovinello: ma chi è la Boralevi???

e soprattutto, che vuole?

Ho scritto questo post di getto due giorni fa…

Oggi (giovedì 17-01; N.d.R.) JMU è chiusa a causa della neve. Non nascondo la gioia di poter recuperare la lezione sabato 26, ma pazienza, in cambio ho tutta una giornata per dedicarmi a tutto quello che ho rimandato a causa del tran-tran…

Per esempio: sfogliare amenamente Donna Moderna, versione tascabile, prestatami da una collega (che confessa di averla comprata solo per combattere la noia, durante il lungo volo transoceanico di ritorno, le credo!). E così tra una pubblicità di creme anti-età, la solita rubrica di Morelli, un’intervista a Daniela Mezzogiorno e un confronto tra le due Lady Sarkozy, arrivo alla rubrica: “Le ragioni del cuore”, di Antonella Boralevi. Tra un occhio che scruta il frigo e l’altro che scorre tra le righe, mi intrattengo sulla prima lettera. Scrive una 23enne, insoddisfatta della propria vita lavorativa, piena di oneri. La ragazza confessa di non sopportare più i suoi ritmi di lavoro, ma di non avere il coraggio di cambiare, perché il suo è un posto sicuro. Anche perché si chiede: ma siamo sicuri che poi mi sentirei meglio? Cioè, il mio malessere, da cosa è originato visto che anche sentimentalmente sono appagata?
Voi cosa le consigliereste?

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Incontri: Roma a tutto mondo

Questo post non rispetta interamente la linea editoriale del blog, ma è sulla scia di un mio post-sfogo, Niente di personale.

Si tratta di un incontro a Roma per presentare un libro, appunto “Roma a tutto mondo”. Ammetto che Sarah Klingeberg, una delle due autrici, è una mia amica di lontane battaglie, quando entrambe collaboravamo con un’associazione multiculturale in quel di Roma; era il 2003. Tempi che un po’ rimpiango, perché vedevo Roma non come un ammasso caotico, ma come una citt colorata, nella quale potevo muovermi e i miei passi facevano rumore e avevano una meta.

Se ne avete la possibilit , andateci. Non perché Sarah è una mia amica, ma perché la tematica è attuale e scottante e perché quello che succede nella Capitale è anche un modo, (mio personalissimo pensiero), per capire quello che sta succedendo in tutto il Belpaese.

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Inchiestina

Alcuni giorni fa, probabilmente sabato o domenica, dopo pranzo mentre sparecchiavo, la TV sintonizzata su Rai 3 manda, da un programma di informazione non identificato, la seguente notizia (a grandi linee):

Corso di italiano per immigrati via SMS. L’universit di XXXXX (non ricordo, forse Salerno) in collaborazione con il Comune ha realizzato un corso di italiano per gli immigrati via SMS. L’sms può raggiungere lo “studente” ovunque si trovi e gli porta via solo pochi secondi, che rappresentano così, invece che un momento noioso e pesante, un piacevole passatempo. In cosa consiste? All’immigrato iscritto viene inviato un messaggio con un breve esercizio di italiano in cui deve scegliere la frase corretta tra tre possibilit (una scelta multipla).

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