Avete deciso di iniziare ad insegnare italiano online in modalità sincrona e vi prende il panico?
Niente paura: siete sulla buona strada!
Continua a leggereAvete deciso di iniziare ad insegnare italiano online in modalità sincrona e vi prende il panico?
Niente paura: siete sulla buona strada!
Continua a leggereAggiornamento: Video del simposio con tutte le attività didattiche su alma.tv.
Abbiamo ricevuto da Silvia Maneschi -che ne ha coordinato la raccolta- un resoconto dettagliatissimo dei vari interventi che hanno animato il simposio didattico organizzato da Edulingua in febbraio. Il resoconto è lungo e dettagliato e si legge avidamente.
Aggiungiamo ringraziamenti e applausi a tutti i colleghi che si sono impegnati in questa impresa, condividendo un riassunto preciso, eseguito con cura, appassionante, che personalmente mi ha fatto capire di aver perso un’occasione ghiottissima di formazione e crescita professionale.
Ringraziamo quindi Silvia Maneschi, Ada Plazzo, Barbara Rocci, Alessio Cioli, Rowena Burlenghi e Chiara Pegoraro.
Buona lettura a tutti.
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Dal 5 al 10 di febbraio, 25 docenti di italiano LS/L2 provenienti da tutto il mondo si sono ritrovati a San Severino Marche, nel bellissimo palazzo storico che ospita Edulingua – Laboratorio di lingua e cultura italiana. Con alla guida il suo direttore Giorgio Massei, la scuola ha deciso di lanciarsi in un’avventura davvero unica nel suo genere: un Simposio didattico, dedicato esclusivamente ad attività per la classe di italiano a stranieri. Dal lunedì al venerdì, i docenti-relatori hanno condiviso con un numeroso pubblico le proprie idee didattiche, con energia, passione ma soprattutto con la voglia di arricchirsi e di far sperimentare, in linea con lo spirito dell’iniziativa. Come in ogni simposio che si rispetti, non potevano mancare “i big”, ovvero sei Key speaker del mondo della didattica dell’italiano che ogni giorno avevano l’onore e l’onere di dare inizio alle danze, inaugurando il ciclo di presentazioni della giornata.
Per l’intera giornata del 18 novembre 2017 la ALMA Edizioni ha tenuto una maratona didattica sotto forma di webinar completamente gratuita. Sono stati tantissimi i partecipanti, l’entusiasmo era tangibile e i seminari online avvincenti. Per questo motivo abbiamo sondato tra gli iscritti al gruppo Fb “Italiano per Stranieri” la disponibilità a scrivere le proprie impressioni sui seminari, provando ad assecondare l’onda d’entusiasmo di quel sabato memorabile.
In quattro colleghe hanno risposto all’appello e finalmente possiamo condividere con voi tutti i loro preziosi contributi. Laura Alquati ha riassunto l’intervento di Gabriele Pallotti, Francesca Guerisoli Giorgio Massei, Chiara Pegoraro Vera Gheno e Silvia Maneschi Andrea Villarini.
Buona lunga lettura! Continua a leggere
Vi è mai capitato di essere arrivati all’ultima lezione con un allievo individuale adulto A2, e chiedervi come organizzare le ultime due ore che vi rimangono?
Il mese scorso mi sono trovata in questa situazione e, avendo lo studente espresso il desiderio di fare una lezione di ripasso, mi ero preparata una bella lezioncina con un po’ di giochi da fare, cosicché quest’ultima lezione non finisse in lacrime (sì, sono un’insegnante molto emotiva).
Quindi, mi ero portata le mie belle bustine con le attività sulle preposizioni e sugli ausiliari, ben due giochi dell’oca e il link della canzone “Bene ma non benissimo” di Shade (della didattizzazione di questa canzone parlerò in un futuro articolo). Continua a leggere
Questa volta il contributo di Dina ci offre una sintesi e riflessione su un convegno a Siena sulla didattica dell’italiano a studenti cinesi.
Buona lettura e grazie ancora, Dina!
Lost in translation
Protorelazione sul convegno “Dieci anni di didattica dell’italiano a studenti cinesi”
Premetto: non mi è mai capitato di lavorare in modo massiccio con studenti sinofoni ma siccome nella vita non si sa mai, quando mi capita raccolgo le idee e mi documento. Per questa ragione il 6-7 Ottobre di quest’anno ho seguito il convegno dal titolo “Dieci anni di didattica dell’italiano a studenti cinesi” che si è tenuto nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Siena. Continua a leggere
Scambiamo oggi quattro chiacchiere con Natalia Santillan, che ha contribuito a creare e sta portando avanti con grande passione un progetto interessantissimo di formazione continua degli insegnanti di italiano, presso la Provincia di Santa Fe, in Argentina.
Natalia, secondo il tuo profilo facebook sei coordinatrice della Rete di formazione degli insegnanti di italiano del Ministero dell’educazione della Provincia di Santa Fe. In pratica in che cosa consiste il tuo lavoro?
Il titolo del XXXIV corso Plida di aggiornamento docenti, che senza un reale motivo o giustificazione concepibile, non appare sull’attestato di frequenza, ve lo svelo subito: “Così è (se vi pare)” Il teatro in classe: realtà e finzione nell’aula di italiano. 18-20 novembre 2016.
Ebbene sì, ho partecipato a questo corso di aggiornamento, durante il quale ho conosciuto tanti bei colleghi che hanno anche voluto condividere qui la propria esperienza. La mia opinione sul corso è tuttora fluttuante. Mi sarei aspettata di uscire dal corso con più consapevolezza; mi rimane un’infarinatura, che spero di riuscire a far fruttare prima o poi (studia ladylink, studia!). Detto questo, vi illustro brevemente il programma del corso e vi lascio alle opinioni dei miei compagni di avventura. La mia è in calce e nel finale lascia il posto a una bibliografia per i più curiosi e ardimentosi. Continua a leggere
Il Bollettino ITALS uscito a novembre contiene un articolo, dalla cui lettura non si può prescindere. Nel numero 66 -incentrato sugli atti della seconda edizione del convegno PostMaster ITALS, dal titolo “DIRE. FARE. INSEGNARE” (Venezia, 29 – 31 agosto 2016)- è presente l’intervento di Dorella Giardini, collega e amica, che è riuscita a descrivere, in modo dettagliato e puntiglioso, gli ultimi anni della lotta per il riconoscimento della nostra figura professionale, soffermandosi sugli eventi più significativi che spesso hanno visto come protagonista il coordinamento Riconoscimento Nazionale.
È da tanto che non vi aggiorno sulla situazione della nuova classe di concorso A23 Lingua italiana per discenti italiani-aloglotti. So che siete curiosissimi e questa volta ho deciso di deliziarvi intrattenendovi sul potenziamento, che sulla scuola italiana sta avendo un effetto annichilente.
Po-ten-zia-men-to. Cinque sillabe che rimbalzano spesso sotto i nostri occhi in questi giorni, giorni in cui è in atto la fase C delle assunzioni previste da #LaBuonaScuola, questo grande progetto rivoluzionario del Governo Renzi.
Tredici lettere che, a sentire le discussioni in Parlamento (soprattutto alla Camera), rappresenterebbero il destino di quegli insegnanti assunti dopo aver superato il concorso 2016 nella nuova Cdc A23, sempre che venga inclusa, considerando che il concorso si vocifera che sia per abilitati e non esiste ancora un percorso abilitativo in ItaL2. Tiè!
Ma andiamo per ordine. Continua a leggere
Questo post (un pippone megagalattico) nasce con l’intento di intuire la fine che faremo noi vecchie guardie del VO, lauree quadriennali alle prese con il rompicapo del calcolo dei cfu (cmq orientativamente i nostri corsi annuali ne valgono 12). Le notizie contenute in questo post sono attendibili, un po’ meno i ragionamenti e le relative conclusioni che ne sono stati tratti, per ovvi limiti della mia conoscenza e fantasia. Diciamo che il livello di attendibilità di questo articolo rischia di essere pari a tutto quello che sta circolando sulla #CDCA23. Consideratelo come degli appunti presi al pc, perché quando ti serve, una penna che scrive non la trovi mai. 🙂
Introduzione
Mi presento. Laurea VO del 7/2001, Lingua e Letteratura Portoghese (tedesco triennale), Università La Sapienza di Roma. Continua a leggere
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