L’Italia d’oltre Oceano

Cos’è l’Italia? La sua cultura, la sua lingua?

Cosa significa sentirsi italiani? Cosa significa ad un oceano e “a decine di anni” di distanza? Cosa significa quando la terra in cui si vive, spesso in cui si è nati, non è l’Italia; quando in Italia forse non si è mai nemmeno stati?

Sono stato in Brasile per lavoro, un viaggio fantastico in mezzo a colleghi insegnanti e non solo, italiani che sono partiti pochi anni fa, italiani che non vedono l’Italia da 40 anni, italiani con nonni arrivati in Brasile alla fine dell’800.

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Niente di personale

Mi prendo questo spazio per uno sfogo personale.

Vivendo all’estero da anni ho fatto di repubblica.it la mia hp e negli ultimi tempi devo dire che sto rivalutando la cosa, perché sembra sempre di più un giornale di gossip che di informazione.

La più recente testimonianza è quella di stamattina (in Italia erano gi le 13), quando aprendo la pagina, ho scoperto che stava destando molto interesse la notizia della quarantasettenne in fin di vita a causa delle percosse di un rumeno (del quale non si sa nulla, d’altronde dire rumeno è dire tutto, no! eh, beh!). Chiaramente l’occasione è stata anche il trampolino di lancio di accuse e rimproveri per i due schieramenti parlamentari. Napolitano firma il decreto sulle espulsioni più facili, ho letto anche di minacce circa l’ingresso della Romania in Europa; valuto la cosa come una chiacchiera da bar, approssimativa e qualunquista, adatta all’ultimo goccio di birra o di caffè al bancone, perché in Europa la Romania c’è gi .

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Il “ruolo” di un’insegnante abilitata

Siccome qui in Turchia il 15 agosto è un giorno caldo come qualsiasi altro, e siccome sul lavoro ho un momento libero, ne approfitto per postare l’interessante disavventura di silpri, una docente di ruolo di tedesco che vorrebbe andare ad insegnare italiano all’estero, ma…
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Un’esperienza di lavoro in Turchia

Oggi vi vorrei parlare dell’esperienza della mia collega Elisabetta, che con le sue classi dell’ultimo livello, il IV, nel loro ultimo semestre di lingua italiana, ha creato un blog. Pur rimanendo l’unica a gestire la piattaforma, ha postato i lavori degli studenti, che sono poi stati utilizzati per creare un giornale on-line.
Ricordo al pubblico di lettori che con Elisabetta ho avuto modo di conversare, intervistandola per la rubrica “ildue chiacchiere con…”, lo scorso febbraio. Questa volta con estremo piacere vorrei parlarvi del giornale Quarto Ekonomi, che ha curato personalmente nelle varie fasi e che anche graficamente ha saputo rendere gradevole ed accattivante.
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Anche Ladylink piange…

Cari lettori

Mi congedo a causa delle tante sospirate vacanze estive…Rifarò capolino tra qualche giorno per la seconda puntata de “Ilduechiacchiere con… Roberta Barazza”.
Chiudo con un post ispiratomi dai commenti della solerte Valentina, che cercava di farmi capire che avevo sbagliato a coniugare il congiuntivo del verbo RIMANERE: infatti avevo scritto “rimarriate” al posto di “rimaniate” (l’errore adesso è stato corretto, il post in questione è il seguente).
Siccome la mia curiosit non ha fine, prima di emendare il post, ho appuntato le occorrenze di “rimarriate” su google.it e su it.yahoo.com e mi sono resa conto che ci sono molte altre persone ad aver coniugato impropriamente il congiuntivo presente…
Memore delle ricerche fatte su TUTTORA, mi sono messa al lavoro per raccogliere i seguenti dati:

RIMARRIATE:
Google, pagine in italiano: 29 (il post occupa il quarto posto)
Google, pagine provenienti dall’Italia: 19 (il post occupa il terzo posto)
Yahoo, pagine in italiano: 7 occorrenze (il post occupa il primo posto)

RIMANIATE:
Google pagine in italiano: 9250
Google pagine provenienti dall’Italia: 621
Yahoo, pagine in italiano: 1280 occorrenze

Rispetto agli esiti delle ricerche per TUTTORA, che aveva molte più occorrenze nella forma errata, questa volta non ci sono state sorprese, perché “rimaniate” regna incontrastato.

Assapora le lingue con “The Language Cafè”, un mese dopo

Ricordate il post in cui descrivevo la mia esperienza al Language Cafè? No??? Beh, allora mentre vi rinfrescate le idee, posso aggiungere un’altra notizia: uno dei coordinatori dell’evento in Turchia, avendo saputo del mio post, ha deciso di presentarlo come contributo. Sono felice di potervi inoltrare il link

E mentre leggete, spero che ne rimaniate colpiti e che anche nelle vostre strutture riusciate a mettere su un Language Cafè

Assapora le lingue con “The Language Cafè”

Da mercoledì 2 a venerdì 4 maggio si è tenuta in tutta la Turchia la “Festa Primaverile”, occasione in cui le scuole e le universit sospendono le lezioni e per organizzare attivit alternative. Nell’universit in cui lavoro è stato allestito una specie di parco giochi, con tanto di toro scatenato e palco per concerti, ma soprattutto stand per alcune delle lingue che vengono insegnate, visto che qui è obbligatorio lo studio di una seconda lingua a scelta tra l’italiano (la più studiata), il francese, il tedesco, il portoghese, lo spagnolo, il russo, il greco e il giapponese.
Le seconde lingue hanno organizzato il “Language Cafè”, uno spazio in cui per alcune ore si sono incontrati gli studenti o qualsiasi persona fosse interessata (dallo staff ai professori di altre discipline) e i professori di lingua, madrelingua e non, disponibili per delle mini-conversazioni con delle domande appositamente pensate e da far pescare per avviare la conversazione.
E’ stata la prima volta che assistevo ad un “Language Cafè” e prendervi parte è stato molto divertente, perché non solo ho fatto brevi conversazione con studenti interessati all’italiano ma che studiavano un’altra lingua, ma sono anche stata a trovare gli altri colleghi che mi hanno ospitata.

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Scoop, seconda puntata

Questo post segue un’inchiesta iniziata il 2 maggio

Carissimi

come promesso mi sono iscritta, ho pagato gli 11,49 euro e quello che segue vorrebbe essere una conferma.

Payment For Quantity Price
Teach Italian School List 1 €11.49 EUR
Subtotal: €11.49 EUR
Shipping & Handling: €0.00 EUR
Total Amount: €11.49 EUR

L’iscrizione è stata abbastanza semplice e ho ricevuto all’istante le liste delle scuole di vari paesi del mondo. Ahime non ci sono scuole per il Brasile, ma alcune per il Portogallo, paesi in cui andrei volentieri a vivere. Per la Turchia ce n’è una sola e udite udite, la conosco pure…
Aggiungo che in un’altra pagina web, in cui sono sempre presenti i dati del pagamento, c’è un indirizzo elettronico, al quale contattare la suddetta Claire Odette Rogers. Non lo posto semplicemente perché non credo serva a nulla. Insomma tutto sembrerebbe essere fatto con tutti i crismi. Uso però il condizionale…

Ci sar una terza puntata, vi faccio solo notare che ho aggiunto la categoria Esperienze e Sindacati…

Ildue chiacchiere con Roberta Barazza, prima parte

I nostri fedeli lettori avranno sicuramente familiarità con il nome di Roberta Barazza. A marzo abbiamo postato il racconto di una disavventura capitatale negli Stati Uniti, paese in cui ancora si trova, anche se ancora solo per pochi giorni.
Da qui l’idea di contattarla per ildue chiacchiere con, invito al quale ha risposto con il solito entusiasmo. E siccome il suo è un fiume di parole, ammetto che ho faticato un po’ per incanalarlo. Eccovi, dunque, la prima parte dell’intervista…

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Gita scolastica

Che meraviglia l’Europa unita… Maastricht, Shengen, parole che rendono la nostra vita più facile.

Parole che ci ricordano che la nostra vita è più facile perché quella di altri è più difficile. Per essere noi uniti dobbiamo chiudere ad altri. Anche se quegli altri siamo noi stessi.

Parabola dei tempi in cui viviamo questa (dis)avventura. Da www.repubblica.it:

BERGAMO – Sei studenti di un istituto tecnico di Bergamo in gita scolastica a Londra sono stati trattenuti in isolamento per un’intera giornata, identificati, schedati e poi rimandati a casa perché appartenevano a nazionalit “non gradite” al Regno Unito. E’ successo nei giorni scorsi all’aeroporto londinese di Luton.
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