Clicca qui per aprire il bando. Scadenza 17 ottobre.
In bocca al lupo a tutti.
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Quando vengono assegnati 70 punti su 100 mediante colloquio e prova pratica un’istituzione e una commissione esaminatrice che volessero fugare quanto piu’ possibile gli eventuali sospetti pubblicherebbero precedentemente delle griglie di valutazione quasi-oggettive, un po’ come si fa per le valutazioni delle produzioni orali e scritte negli esami di competenza comunicativa. Ovviamente il colloquio dovrebbe basarsi su domande estratte a sorte, venire registrato e tenuto agli atti, cosi’ appunto come si fa per un esame di lingua. Se queste condizioni fossero soddisfatte chiunque potrebbe verificare la corrispondenza delle valutazioni con le griglie valutative avvalendosi della legge sulla trasparenza della PA e il buon nome di Ca’ Foscari e dei membri della commissione sarebbe piu’ difficilmente attaccabile da coloro che eventualmente non si ritenessero soddisfatti.
È vero, Ciro, è un consistente passo avanti. Speriamo poi che si tratti di una “vera” selezione e non della regolarizzazione di qualche situazione già esistente (speriamo cioè che non esista già un/a prescelt@)…
Comunque c’e’ da dire che il sito della Ca’ Foscari fornisce un servizio di aggregatore (http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=29488) per ricevere gli aggiornamenti delle pagine web in modo automatico, e spiega pure come utilizzarlo con un lessico e una sintassi normali; la sezione “Lavorare con noi” e’ raggiungibile gia’ dalla pagina iniziale del sito e non dopo labirinciti salti ipertestuali come in molti altri casi. Inoltre accettano le domande per e-mail, seppur un tocco burocratizzante non puo’ mancare: solo con casella di PEC (Posta Elettronica Certificata). Non so se pubblicano sulla pagina dei bandi anche gli incarichi Co.co.co, ma se fosse cosi’ si tratterebbe di un bell’esempio di istituzione aperta ai cittadini. Anche cosi’ comunque non e’ male, migliorabile certo, ma sulla buona strada: vedi vedi che anche da noi se si vuole le cose si possono fare.
Ottima notizia! Aggiungo che per un posto simile offerto dalla mia università svedese il “bando” era “lungo” quindici righe e le condizioni di lavoro (orario e retribuzione) venivano specificate all’inizio e non alla fine (a proposito: e a quanto ammonta lo stipendio? Perché non lo scrivono chiaramente?)… 🙂