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"TUDO vale a pena, se a alma NÃO é pequena" Fernando Pessoa

Produzione libera di parolacce, con o senza ‘mi’..

L’evoluzione semantica e quindi la sorte del patrimonio lessicale della lingua italiana è, ancora una volta, nelle mani della Corte di Cassazione. Questa volta il suo inappellabile verdetto ribalta un precedente giudizio, che non considerava offensiva l’epressione ‘mi fai schifo’. In precedenza il Tribunale d’Appello di Monza aveva assolto l’imputato che si era rivolto con questa espressione ad una donna. Infatti ‘la frase non era offensiva perché l’uomo usando “la particella pronominale mi” invece che la semplice espressione “fai schifo”, avrebbe manifestato un’opinione soggettiva” anziché un’offesa.’

La Cassazione sancisce invece che il peso della particella pronominale è nullo, perché con una tale espressione gli intenti offensivi sono innegabili.

Quindi d’ora in poi facciamo attenzione perché ‘Dire “mi fai schifo” ad una persona può costare il risarcimento danni per reato di ingiuria’, per non rischiare nessuna conseguenza conviene, come vi rammentavo in questo post di alcuni giorni fa, elargire ‘vaffa’ …a volont !

… probabilmente se avesse saputo che avrebbe potuto sparare raffiche di ‘vaffa’, senza subirne conseguenze legali, verso un tizio che le stava rivolgendo pesanti apprezzamenti, questa diciottenne romana non avrebbe subito denunce di nessun genere…

OooOO00 Mumble Mumble OooOO00

Un’esperienza di lavoro in Turchia

Oggi vi vorrei parlare dell’esperienza della mia collega Elisabetta, che con le sue classi dell’ultimo livello, il IV, nel loro ultimo semestre di lingua italiana, ha creato un blog. Pur rimanendo l’unica a gestire la piattaforma, ha postato i lavori degli studenti, che sono poi stati utilizzati per creare un giornale on-line.
Ricordo al pubblico di lettori che con Elisabetta ho avuto modo di conversare, intervistandola per la rubrica “ildue chiacchiere con…”, lo scorso febbraio. Questa volta con estremo piacere vorrei parlarvi del giornale Quarto Ekonomi, che ha curato personalmente nelle varie fasi e che anche graficamente ha saputo rendere gradevole ed accattivante.
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Gli IIC e Second Life

Non potevo non cogliere il link alla rivista dedicata a Second Life, versione italiana, segnalataci qualche giorno fa da Angela Ferioli, che ringrazio doverosamente.

Prima di tutto, per chi ignora, come me, cosa sia Second Life, riporto la sua definizione presa in prestito da Wikipedia:

Second Life è un metamondo tridimensionale multi-utente online inventato nel 2003 dalla societ americana Linden Lab. Il sistema fornisce ai suoi utenti (definiti “residenti”) gli strumenti per aggiungere e creare nel “mondo virtuale” di Second Life nuovi contenuti grafici: oggetti, fondali, fisionomie dei personaggi, contenuti audiovisivi, ecc. La peculiarit del mondo di Second Life è quella di lasciare agli utenti la libert di usufruire dei diritti d’autore sugli oggetti che essi creano, che possono essere venduti e scambiati tra i “residenti” utilizzando una moneta virtuale (il Linden Dollar) che può essere convertito in veri dollari americani. (…) Gli incontri all’interno del mondo virtuale appaiono dunque come reali scambi tra esseri umani attraverso la mediazione “figurata” degli avatar (immagini più o meno animate scelte per rappresentare l’utente nella comunit . N.d.R). L’iscrizione è gratuita, anche se è obbligatorio essere maggiorenni. Per costruire e vendere oggetti all’interno di “Second Life”, inoltre, occorre “comprare” aree di terreno nel mondo virtuale di Second Life. (…)
Second Life viene comunemente utilizzato dai suoi utenti per proporre agli altri partecipanti conferenze, file musicali e video, opere d’arte, messaggi politici, ecc.; si è inoltre assistito alla creazione di numerose sottoculture all’interno dell’universo SL, che è stato studiato in numerose universit come modello virtuale di una interazione umana, falsa, ma in cui si proietta ciò che si vorrebbe essere.

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Newsletter, mailing list e una lodevole iniziativa


Che senso hanno le immagini di apertura di questo post? Lo scoprirete in seguito. Intanto mi addentro ad uno dei temi principali del post di oggi…
Per quanto riguarda l’insegnamento dell’italiano a stranieri e non solo, è possibile rimanere aggiornati, oltre che mediante il nostro portale, permettetemelo, anche tramite delle mailing list, oramai stranote al grande pubblico e che spesso hanno avuto partecipazioni animatissime, come quella dell’Universit per Stranieri di Perugia, [ITA_L2] o Discutiamone Insieme, legata alla Guerra Edizioni.
Forse però pochi sono a conoscenza di un’altra mailing list che tratta soprattutto di conferenze e seminari e lancia Call for Papers: Italian Studies. Qui la lingua più utilizzata è l’inglese ma è possibile partecipare anche con interventi in italiano.

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Produzione libera orale…di parolacce

ATTENZIONE, Ladylink per la prima volta esprime delle opinioni non strettamente legate alla Didattica dell’Italiano ma al (mal)costume dell’Italia.

Merita un post la notizia che secondo la Corte di Cassazione dire a qualcuno VAFFANCULO, non è più un’offesa… “Ormai fa parte del linguaggio comune“, lo ha affermato la stessa Corte di Cassazione, non io, eh! La giustificazione è la seguente: “talune parole ed anche frasi che, pur rappresentative di concetti osceni o a carattere sessuale, sono diventate di uso comune ed hanno perso il loro carattere offensivo“… quindi il vicesindaco a cui è stato rivolto, se lo tiene e soprattutto se lo ricorder ancora per un bel po’.

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L’insegnamento dell’italiano in Olanda, nuove prospettive

Ricevo da Maurizio Leva e inoltro, un articolo sull’insegnamento dell’italiano in Olanda e sulle conclusioni, che di primo acchito non mi sono sembrate né chiare né rosee, dei dibattiti sull’argomento…

Ecco qui l’articolo.
Ne approfitto, quindi, per introdurvi a questo nuovo ed originale sito:www.comincialitalia.net che si descrive così:

La redazione di Comincialitalia è l’unica redazione italiana formata da cittadini. Che non solo inviano i loro commenti o post come è possibile oggi fare in tutti i giornali. Ma l’unicità della nostra esperienza è quella di far partecipare il cittadino anche alla ideazione stessa del giornale. Attraverso l’indicazione di argomenti, temi da trattare, notizie da segnalare, curiosità e personaggi da intervistare.

Per questo Comincialitalia è il giornale scritto dalla gente, per la gente. Qui i giornalisti siete voi. E la sfida è appunto quella di organizzare insieme il materiale. Infatti è interessante il dibattito che si sviluppa sull’organizzazione di un servizio, sulla scelta delle notizie, sul taglio da dare all’argomento attraverso vere e proprie “riunioni di redazione” via Internet come accade nei grandi giornali. Un giornale dunque non scritto e pensato per la gente, ma dalla gente. Che partecipa in modo totale, costituendo la cabina stessa di regia della testata.

Siamo felici di essere i primi ad aver lanciato questa esperienza in Italia. Sono strade nuove e anche difficili. Ma possiamo dirvi che gli articoli che leggete sono scritti da persone diventate “firme” attraverso un percorso di formazione che allarga i parametri di una professione e incorpora la partecipazione diretta quale elemento integrante e costitutivo di un nuovo giornalismo. Una vera rivoluzione anche per gli editori.

Entrate dunque nella nostra redazione e scrivete con noi.

Anche Ladylink piange…

Cari lettori

Mi congedo a causa delle tante sospirate vacanze estive…Rifarò capolino tra qualche giorno per la seconda puntata de “Ilduechiacchiere con… Roberta Barazza”.
Chiudo con un post ispiratomi dai commenti della solerte Valentina, che cercava di farmi capire che avevo sbagliato a coniugare il congiuntivo del verbo RIMANERE: infatti avevo scritto “rimarriate” al posto di “rimaniate” (l’errore adesso è stato corretto, il post in questione è il seguente).
Siccome la mia curiosit non ha fine, prima di emendare il post, ho appuntato le occorrenze di “rimarriate” su google.it e su it.yahoo.com e mi sono resa conto che ci sono molte altre persone ad aver coniugato impropriamente il congiuntivo presente…
Memore delle ricerche fatte su TUTTORA, mi sono messa al lavoro per raccogliere i seguenti dati:

RIMARRIATE:
Google, pagine in italiano: 29 (il post occupa il quarto posto)
Google, pagine provenienti dall’Italia: 19 (il post occupa il terzo posto)
Yahoo, pagine in italiano: 7 occorrenze (il post occupa il primo posto)

RIMANIATE:
Google pagine in italiano: 9250
Google pagine provenienti dall’Italia: 621
Yahoo, pagine in italiano: 1280 occorrenze

Rispetto agli esiti delle ricerche per TUTTORA, che aveva molte più occorrenze nella forma errata, questa volta non ci sono state sorprese, perché “rimaniate” regna incontrastato.

Risorse web, riviste online

Oggi vorrei segnalarvi 3 risorse web più o meno note.

La prima, Studi di glottodidattica, rivista on-line, curata dal Dipartimento di Pratiche linguistiche e analisi di testi dell’Università di Bari che vantare Mario Cardona come Direttore responsabile e Patrizia Mazzotta come Direttore Scientifico. La rivista è completamente gratuita e scaricabile qui. Il secondo numero è stato pubblicato da poche settimane. Eccone la descrizione:

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Biblioteca multilingue

Meglio tardi che mai… perché l’interessante proposta di cui sto per parlare, è stata lanciata, più di un mese fa, da Silvio Franceschinelli, direttore della scuola “Il Mulino“. Lui ci propone uno scambio di libri al fine di creare una biblioteca multilingue, visto che nella sua scuola si insegnao 10 lingue diverse.
Rileggendo il post “Assapora le lingue con The Language Cafè“, mi sono accorta che c’era il suo commento e non indugio altro tempo a riportarlo:

Buongiorno.
(…)
A proposito di promuovere lo studio delle lingue, e ricollegandomi al problema che molti hanno a reperire materiale didattico, ho avuto un’ideuzza…
Dirigo una scuola dove anche insegno, al momento qui e’ possibile imparare quasi una decina di lingue. Per alcune lingue non e’ facilissimo trovare libri in lingua originale, a meno che non li si compri su internet ma a costi elevati.
Libri in lingua originale sono anche molto apprezzati dagli studenti di IL2, felici di trovare qualcosa da leggere per rilassarsi. Per questi motivi stiamo attrezzando una biblioteca “internazionale”.
Ecco allora un’idea: fare una specie di associazione di insegnanti e scuole che vogliano scambiare libri. Voglio dire, se vado a un mercatino dell’usato con una decina di euro posso portarmi a casa uno scatolone di libri. Magari di non eccelse qualita’ letterarie, ma pur sempre libri, e in realta’ classici come I Promessi Sposi e Pinocchio si trovano in qualsiasi mercatino delle pulci. Perche’ allora non scambiarsi libri usati cosi? Se qualcuno insegna in Turchia e mi spedisce uno scatolone di libri in turco, o cinese dalla Cina o rumeno dalla Romania ecc., sarei piu’ che contento di ricambiare con uno scatolone di libri in italiano.
E’ possibile creare una pagina in questo sito (non voglio farlo su sito della mia scuola per renderlo piu’ “neutro”) dove chi aderisce all’idea si scambia indirizzi e idee?
Se volete contattarmi direttamente scrivetemi (l’email della scuola va benissimo).
Grazie
Silvio Franceschinelli

Siccome nel giro di pochi giorni Silvio Franceschinelli ha lanciato questa idea anche sul portale di Italiansonline, ho capito che era arrivato il momento di parlare di questa iniziativa.
Utilizzo lo spazio di questo post per assicurarvi che ricontatterò personalmente, ferie permettendo, il Direttore della scuola per vedere di avviare questo progetto.

Assapora le lingue con “The Language Cafè”, un mese dopo

Ricordate il post in cui descrivevo la mia esperienza al Language Cafè? No??? Beh, allora mentre vi rinfrescate le idee, posso aggiungere un’altra notizia: uno dei coordinatori dell’evento in Turchia, avendo saputo del mio post, ha deciso di presentarlo come contributo. Sono felice di potervi inoltrare il link

E mentre leggete, spero che ne rimaniate colpiti e che anche nelle vostre strutture riusciate a mettere su un Language Cafè