Didattizzazione della poesia “Se questo è un uomo” di Primo Levi

Primo Levi

 

  • Leggi la poesia con l’ausilio del dizionario, chiedi all’insegnante se non capisci il significato di alcune parole.

 

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

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Il lato bello del nostro lavoro

insegnante_felice

Il lavoro di insegnante di italiano agli stranieri ha moltissimi aspetti negativi, chi segue questo blog sa benissimo a cosa penso; ne faccio una rapida lista per gli inesperti: è malpagatissimo, super precarissimo, con rarissime possibilità che da lavoretto accessorio si possa trasformare in lavoro reale.

Tuttavia cari colleghi, ricordato questo, bisogna pur ammettere il paradossale e rarissimo privilegio di cui godiamo: Continua a leggere

Napoli

Pino Daniele, purtroppo, se ne è andato tragicamente. Riproponiamo quindi questo articolo di Ciro di due anni fa, con un’attività per utilizzare in classe Napule è.

Da poco tempo insegno a Napoli, città favolosa e imbecillemente quasi completamente ignorata nei libri che propongono attività di italiano per stranieri. Ecco una proposta semplice e buona per tutti i livelli.

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MATERIALE AUTENTICO AUTOPRODOTTO (ESITO)

 

intervista

Qualche tempo fa avevo pubblicato un’attività didattica ideata ma non ancora provata in classe (qui). Scrivo ora alcune considerazioni e consigli dopo lo svolgimento a beneficio di chi voglia provarla a sua volta.

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2 Giugno: la guerra sarà ancora lunga

25 APRILE: PERCHÉ INSEGNARE L’ITALIANO AGLI STRANIERI?

punto-di-domanda

 

Di solito su questo blog il 25 aprile, anniversario della Liberazione, scriviamo un post che ricorda la Resistenza italiana. Quest’anno, io almeno, non me la sento di scrivere nulla.

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MATERIALE AUTENTICO AUTOPRODOTTO

intervista

Torno sul TASK BASED LANGUAGE LEARNING (un altro post sull’argomento qui) con l’ideazione di una nuova attività pensata per studenti di L2 di livello B1 o superiore. Non ho ancora provato questa attività, sarei grato a chiunque volesse fare critiche costruttive ma anche distruttive, queste ultime poi le faccio diventare costruttive io.

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Ci piacciamo o ci disprezziamo?

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Sempre piu’ spesso qui in Italia leggiamo di articoli o altro sui mezzi di comunicazione di massa tedeschi in cui gli italiani sono derisi o disprezzati.

Siccome pare (cosi’ dicono) che il futuro della Germania e dell’Italia, fra gli altri, sia quello dell’Europa unita e federale, propongo questo sondaggio:

a) Gli italiani disprezzano i tedeschi?

b) I tedeschi disprezzano gli italiani?

Potete rispondere commentando, anche anonimamente se vi va.

 

17 marzo: sei orgoglioso di essere italiano?

punto-di-domanda

Questo è un blog che si interessa di questioni relative all’insegnamento linguistico e oggi è il giorno in cui ricorre l’anniversario dell’unità nazionale italiana. Vorrei allora condividere con voi alcune riflessioni personali su una frase che per me è sempre suonata ambigua.

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Ancòra sull’utilità dei testi tradotti nell’educazione linguistica per immigrati scarsamente scolarizzati

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Ritorno sull’utilità per l’educazione linguistica dei testi tradotti con una proposta basata su una mia esperienza personale.

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