Informazioni su porfido

Roccia vulcanica che presenta grandi cristalli di feldspato dispersi in una pasta di fondo, in genere dura e molto resistente alle sollecitazioni meccaniche.

No child left behind

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La scuola 2.0 per Luca Serianni

Luca Serianni è forse il più grande linguista italiano degli ultimi anni. Il suo occhio è sempre attento e le sue parole sempre da tenere in considerazione. Non mi convince quando si fa didatta, ma per il resto questo articolo è imperdibile, soprattutto per i fulminati dei “nativi digitali” e dell’era della “scuola 2.0”.

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L’Antiburocratese

Stavo per scrivere un commento, poi ho pensato che questa scoperta meritasse un post tutto suo.
Si tratta di un dizionario on line (curato da Massimo Arcangeli, (responsabile scientifico del progetto PLIDA per la società Dante Alighieri) chiamato L’Antiburocratese.
Si dice nell’introduzione:

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La linguaccia

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Non sempre la lingua è bella. A volte, spesso è brutta. Altre volte, come nell’immagine che accompagna questo articolo, diventa un’inconsapevole linguaccia che si prende gioco dei significati e cambia umore, il tutto per eccesso di zelo istituzionale da parte di chi la tira fuori.

Più grave è quando la linguaccia viene messa in faccia a chi non può capirla proprio affinché non venga capita, proprio per far sì che la comprensione sia vanificata da una forma arzigogolata e involuta. È questa una lingua che crea disparità sociale, che chiude porte e tiene fuori, che è lo specchio della cultura di un Paese che ambisce a definire spazi di potere in luogo dell’inclusione.

Un decennio fa si discuteva molto dell’abbandono del burocratese che oggi, a quanto pare, sta tornando in grande spolvero, come ci racconta un articolo segnalato da Piroclastico.

“All’uopo” e “obliterare”: il ritorno del burocratese

Uffici pubblici: la lingua chiara non è più un obbligo. La norma era stata introdotta 12 anni fa: i cittadini dovevano capire senza essere costretti a decifrare Era prevista la nascita di una task force di esperti con un numero di telefono “sos lingua”. Ma tutta l’operazione è stata soltanto una sconfitta…

[continua a leggere l’articolo su repubblica.it]

 

 

E-learning: dagli albori ad oggi

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Piccolo excursus sull’insegnamento online
delle lingue straniere

di Alessandra Giglio

– Cosa fai nella vita?
– Insegno.
– Ah, che bello… cosa?
– Italiano a stranieri.
– Ahhh… cioè?
– Insegno agli stranieri in Italia la lingua italiana. Insegno per la verità anche agli stranieri nel mondo.
– E come fai, vivendo a Genova?
– Online.
– ?!???!

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Seminario Dilit 2013

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Il 19° seminario Dilit, che si è svolto il 20 e 21 aprile scorsi, ha avuto come titolo “Applicazioni pratiche in classe dell’Analisi conversazionale”.

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Così vedo l’Italia

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Ogni anno, dal 1955, la Onlus Intercultura organizza programmi di studio di lunga durata per 1.800 studenti italiani delle scuole superiori in più di 60 Paesi nei 5 continenti. Parallelamente, 800 adolescenti da tutto il mondo arrivano in Italia, accolti da una famiglia come dei veri e propri figli.

“Così vedo l’Italia” è un progetto che i volontari di Intercultura portano avanti da 13 anni, invitando i ragazzi stranieri a partecipare a un concorso inviando le loro migliori fotografie in cui, a loro avviso, pensano di aver colto i diversi aspetti dell’identità italiana e di commentarle con una didascalia.

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Italiani nel 25 aprile

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Oggi è uno di quei giorni in cui mi sento un po’ più italiano, o vorrei sentirmi tale.

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Italiano per stranieri: 15 anni di battaglie


La memoria è forse la cosa più importante quando si intraprende una battaglia, e io, che ormai sono anziano, voglio raccontarvi qualcosa.

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Niente italiano, no cittadinanza!

A Vigonovo, in provincia di Venezia, un sindaco nega ad un marocchino la cittadinanza perché non è in grado di leggere il giuramento in italiano. L’appuntamento è rimandato di sei mesi e per marocchino il compito di studiarsi l’italiano.

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