E’ di questi giorni l’articolo su Repubblica.it che recita: “La scienza? ai ragazzi non piace. Troppo indietro nelle classifiche Osce“.
e ne ho anche trovato un altro più legato al nostro blog: “Ecco cosa si fa in Europa per insegnare le lingue“.
Nella colonna di destra, aprendo questi link, ci sono altri interessanti articoli sul profilo degli studenti italiani…
Molto spesso ci si affida ciecamente ai numeri, come se ci dicessero tutto! Ma le classifiche non sono tutto! Occorrerebbe andare oltre i numeri e scoprire, se i dati sono corretti, i motivi di tale disinteresse per le materie scientifiche!
Un saluto,
Silvia!
Mi scrivo l’articolo e mi commento da sola (mi fermo ad un passo dall’autovotarmi però :-). Nell’articolo sugli studenti italiani e la scienza sembra che siamo in testa solo al Terzo Mondo, e mi sembra che questo rassicuri molto l’autore. Come se da tutti i paesi industrializzati, se da Lituania e Lettonia, fosse inconcepibile farsi superare, noi figli dell’Italia industrializzata di un paese membro del G8 e del G8 di Genova, poi…
E meno male che il Terzo Mondo non ci supera, no!?!? Altrimenti sarebbe stato ancora più umiliante. Vogliamo metterci in discussione? Può una materia come la scienza essere meno frontale e diventare più accattivante per lo studente? Ma davvero il gradimento per una materia passa attraverso e solo il punteggio che ho raggiunto nel test? Non ci saranno anche il mio impegno e metodo e studio? In una materia come la scienza, il ruolo del professore è ancora più delicato, perché deve far passare contenuti anche attraverso codici, che sono lontani dal nostro pane quotidiano… insegnanti di scienza nearby?