Un vecchio articolo del blog ricordava quante e quali siano le numerosissime sigle e gli acronimi legati al mondo dell’italiano a stranieri.
Articolo datato ormai perché è proprio di questi giorni la notizia della nascita dell’ADMIS (Associazione dei Diplomati in Master di Italiano a Stranieri) ad opera del Prof. Balboni, quindi Itals, Ca’ Foscari, Venezia.
L’Admis era già nell’aria da alcune settimane. Ma finalmente se ne è data pubblicazione urbi et orbi sulla famigerata lista di discussione di Perugia. Ecco la mail, a firma Paolo Balboni, integralmente riportata:
Ai diplomati e studenti nei master di didattica dell’italiano a stranieri
E’ costituita l’ADMIS, l’associazione dei diplomati indicati sopra.
Al momento c’è una presidenza provvisoria, che cesserà il 15 marzo quando voi avrete eletto il vostro consiglio direttivo e il presidente: trovate queste informazioni nello statuto, nel sito che vi comunico sotto.
Lo scopo è semplice: creare un raccordo tra specialisti con formazione simile, con progetti simili, con necessità legali e professionali simili.
L’associazione è puramente telematica, non ha quindi quote di iscrizione.
Vi prego di far giungere questa mail a tutti i diplomati che conoscete.
l’ADMIS, questo è l’acronimo, si trova nel sito www.insegnare-italiano.it e per ora ha attivo solo lo statuto, la scheda di iscrizione (una mail ad coordinatore operativo), l’elenco dei master aderenti e il pulsante “contattaci”. Nelle norme transitorie dello statuto vedete qual è la tabella di marcia per questi due mesi; per ora due master non hanno aderito, ma i diplomati possono comunque partecipare all’ADMIS.
Attendiamo le iscrizioni per creare le banche datiPaolo E. Balboni
Presidente pro tempore
L’annuncio ha avuto numerose risposte e ulteriori richieste. “Io non ho un master ma ho la ditals, posso entrarci?”; “Io ho il cedils e non l’itals, posso iscrivermi?”; “Io insegno da 30 anni, vorrrei far parte dell’admis”; “io ho la tessera della Roma dell’anno dello scudetto, vale qualcosa?”…
Il Prof. si è sbrigato a chiarire che l’Admis ha un chiaro statuto leggibile alla pagina web deputata, e che non prevede la possibilità di iscrizione ai non masterini, o masterizzati, o masterati che dir si voglia.
Non sono ancora troppi gli anni che ho trascorso in questo mondo, ma cominciano ad essere abbastanza per intravedere in questa sigla un nuovo miraggio. La scuola di specializzazione di Perugia, la laurea abilitante, la laurea specialistica, il master di primo livello, quello di secondo livello, le certificazioni universitarie ditals, cedils e la prossima ventura perugina che tutti aspettiamo con ansia… tutti calderoni che ogni volta appena pronunciati sono apparsi come la nuova speranza per una categoria. “Prendiamoci questo, prendiamoci quello”… specchietti da collezionare e in cui guardarsi o, nel migliore dei casi, ammirare il proprio bel paffuto curriculum vitae, fatto di titoli inutili per posti di lavoro che non esistono.
Si legge nello statuto, a parte varie cosette amene (tipo organizzazione di convegni, pubblicazioni, ecc.) che l’Admis si propone il “coordinamento delle azioni per il riconoscimento e la valorizzazione del titolo di master sia in Italia sia in paesi stranieri”. In Italia? Mi chiedo per quale profilo professionale.
Con questo spero di sbagliarmi. Siamo qui per provocare e stimolare in fondo. Auguro all’Admis tutta la fortuna di cui ha bisogno, sperando che possa cominciare quell’opera di definizione dell’insegnante di italiano L2 che sarebbe la prima vera rivoluzione del nostro piccolo mondo, passaggio doloroso ma necessario, senza il quale ogni nuovo proclama è aria fritta buona solo per bucare l’ozono.
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ma non ho nemmeno fatto in tempo ad iscrivermi che la fase pilota si è conclusa… e mo???
cmq meglio di niente…stiamo a vedere…
ma la petizione?
E sull'”accreditamento” che ne dite?
Io continuo a credere che finché in Italia non si creerà un ente che si occupa della diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo come quelli di altre grandi (e piccole) nazioni europee non arriveremo da nessuna parte.
Anche qui in Spagna ci sono miriadi di sigle legate all’insegnamento dello spagnolo a stranieri, TUTTE le università propongono Master e corsi di perfezionamento; ci sono centri privati che si occupano di didattica e formazione ma TUTTI hanno il riconoscimento e il marchio dell’Instituto Cervantes che controlla e detta le linee generali, oltre ad essere di esempio con i propri corsi, convegni e centri sparsi in tutti il mondo.