Sì, lo so, il video usa le parole francesi, non quelle inglesi, ma era così carino che non ho resistito. E poi il tema è quello… proprio quello. Quante parole straniere usiamo per parlare in italiano. Premetto che non ho nessuno spirito moralista nello scrivere questo post, perché non mi appassiona alcuna polemica di nazionalismo linguistico. Anzi, a dirla tutta mi fa più impressione, quando vado a Madrid, sentir usare Raton al posto di Mouse…
Detto questo, la lista elaborata da Annamaria Testa sul suo blog è di un certo interesse: le 300 parole inglesi più usate in italiano.
Tutto era nato da questo articolo, in cui con leggerezza e spirito si affrontava la questione, muovendo però un bel numero di commenti che soffiava sul fuoco sacro dell’imbarbarimento della lingua. Ah che orrore, perché quello ha detto così e così?, Ah io una volta ho sentito uno dire cosà e cosò…
All’articolo è seguito l’appello: quali sono ‘ste parole? E all’appello la lista, che sta spopolando in viralità sui social network e che sta, suo malgrado, smuovendo l’ira degli affezionati all’italiana italica italianità doc.
Faccio dell’ironia, lo so. Ma l’unica cosa che mi viene in mente è che siamo tanto orgogliosi quando ci crogioliamo tra le parole dell’italiano usate universalmente… e mi pare un pochino strano.
E poi rifletto sul fatto che se non ci fossero tante parole francesi (o simil tali) in italiano, non sarebbe stato prodotto il corto qui sopra. A ‘sto punto, aspetto un video con le parole inglesi che… piuttosto, ma la parola video è italiana o inglese?
Questo video è spassosissimo! Non mancherò di riutilizzarlo…
Quanto alla polemica in sé (già il mio etichettarla come polemica dà il polso di come la penso) trovo la tua posizione ironica e rilassata, che è l’atteggiamento giusto.
Ma sento già che alla prossima frase inizierei a stappare barili di benzina e tornerebbero le fiamme per cui mi fermo prima.