Guadagnare 30/40 euro l’ora si può

…veramente dei posti dove la paga oraria è buona ci sono. Si tratta dei CLA, ovvero dei Centri Linguistici di Ateneo. In un gruppo Facebook  (gruppo chiuso, quindi dovete chiedere l’iscrizione) che si occupa di  raccogliere informazioni sulle paghe orarie degli insegnanti di italiano in  giro per il mondo si parla di cifre tra i 28 e i 40 euro l’ora.

Non malaccio.

Come si viene assunti in questi posti?

Partecipando ai bandi di conconrso che vengono pubblicati.

Dove si  reperiscono i bandi di concorso?  A quanto ne so per i CLA, ossia dei dipartimenti delle università pubbliche,  l’obbligo di pubblicità di un bando viene soddisfatto con l’affissione in  bacheca deputata. Io mi chiedo se sia opportuno, nell’era di Internet e in  una realtà del mercato del lavoro mobilissima, considerare  ancora come soddisfacente il requisito di pubblicità la sola affissione in bacheca. Personalmente credo di no. Tanto più che in alcuni casi questi bandi vengono affissi solo  poco tempo prima della loro scadenza.

Per la verità  alcuni CLA pubblicano i loro bandi sulle loro pagine web. Però, almeno che io  sappia, non esiste un metodo per venire avvertiti quando viene caricata una modifica su una determinata pagina web. Questo costringe a visitare  periodicamente i siti dei CLA per controllare se il bando sia uscito o meno.

E allora mi  chiedo: “Perché io sono iscritto a mailing lists di lavori accademici americane, britanniche, tedesche, olandesi,  danesi, norvegesi, australiane ma non sono iscritto a nessuna mailing list di  CLA della nazione di cui sono cittadino?”.

Per toglierci la curiosità, a fine luglio  abbiamo inviato una mail collettiva all’AICLU (Associazione Italiana Centri Linguistici Universitari) e, separatamente, a tutti i CLA  membri dell’AICLU.  Chiedendo se per caso i CLA  gestissero una mailing list che avverta delle posizioni di lavoro offerte. L’AICLU non ci ha risposto. Moltissimi  indirizzi e-mail pubblicati sul sito dell’AICLU erano sbagliati, quindi la mail  ci è tornata indietro. Alcuni CLA ci hanno risposto, sostanzialmente dicendo  che loro la mailing list non ce l’hanno e per quanto riguarda gli altri, non  sanno.

Io credo che  tutti coloro che lavorano in questo campo e hanno a cuore la fluidità del mercato del lavoro debbano fare pressione sull’AICLU affinché stabilisca una regola secondo cui non si può essere membri dell’Associazione se non si assicura la gestione di uno strumento facilissimo da impiantare: una mailing list che avverta tutti gli iscritti delle offerte di lavoro.

Voi che ne  pensate? Vi invito a mandare commenti ma soprattutto a inviare e-mail all’AICLU  per manifestare la vostra insoddisfazione se condividete il senso di questo post. Se lo fate, comunicatecelo o metteteci in copia nell’indirizzo (ildueblog@gmail.com), in modo di riuscire a capire quante mail ha sortito questo post.

Saremo inoltre grati  anche a tutti coloro che ci vorranno segnalare bandi pubblicati da CLA, sia  su pagina web che non.

 

 

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8 pensieri su “Guadagnare 30/40 euro l’ora si può

  1. Forse questo problema è solo una dei tanti lati oscuri e oscurantisti delle università italiane. Purtroppo continuano ad essere luoghi chiusi, gestiti da persone che tengono stretti per sè privilegi e attività interessanti e importanti. Mi vien da pensare che, se anche nei centri linguistici i bandi fossero ben pubblicizzati, li farebbero funzionare come i concorsi-farsa: assegnerebbero in ogni caso a chi vogliono loro i posti, arbitrariamente e sulla base di conoscenze personali e non di cv.
    Ben vengano iniziative che fan conoscere questi problemi e che pretendono maggiore trasparenza. Per i centri linguistici, ma anche un po’ per tutto il resto in quegli ambienti.
    Roberta Barazza

  2. Non credo proprio che si tratti di nessun reato, quindi parlare di azioni legali mi pare fuori luogo. Non so se altri hanno scritto la mail. Forse si’, forse no. Pero’ tu guardala nel modo che segue. Questo post e’ stato cliccato 292 volte. Probabilmente letto altrettante. Dodici hanno cliccato “mi piace”, una si e’ detta disponibile a passare all’azione (grazie Valentina! Ti mandero’ una mail in privato). In termini percentuali significa che il 4% delle persone e’ sostanzialmente daccordo con quelllo che scrivo. Il 4% su 60 milioni di abitanti significa che in Italia ci sono 2 milioni e 400 mila persone che sono daccordo; significa che su un autobus affollato ci sono 4 persone che sono d’accordo e una che passerebbe a qualche tipo di azione. Quindi non siamo unici ma soprattutto non credo che queste percentuali siano molto difformi rispetto ad altre situazioni in cui si chiede il cambiamento di una prassi (a qualsiasi latitudine, per gli esterofili). Per questo motivo non ci vedo nulla di cui demoralizzarsi per numeri troppo bassi. Inoltre sono sicuro al 100% che molti che gestiscono i CLA e avrebbero facolta’ di decidere di inviare i loro bandi in mailing list hanno letto questo post. Il fatto che non abbiano risposto o commentato potrebbe significare che non hanno argomenti validi da opporre alla richiesta. E questo e’ un altro aspetto positivo. Bisognerebbe organizzarsi in un’associazione, come chiede Valentina, questo si’. Un’associazione nazionale.
    Quindi intanto io fossi in te la scriverei la mail all’AICLU, tanto cos’hai da perdere? 😉 E comunque non t’aspettare troppo; che credi, che basti scrivere due righe per ottenere quello che e’ giusto? 🙂

  3. Hanno da perdere l’autobus, Ciro. Tu al Tiburtino come ci torni???
    Dopo aver inviato la mail non hai ottenuto risposta? Sars e Valentina Di Cesare l’hanno scritta?
    Io no, ma forse avrei dovuto.
    A me già basta il fatto che molti degli indirizzi email erano sbagliati per farmi venire voglia di azioni da processo penale…

  4. Non tutti i centri linguistici emanano bandi, lo so per esperienza perchè qui in Abruzzo l’unico Ateneo che emette un bando pubblico è L’Aquila. Al concorso per il Centro Linguistico nell’Università aquilana ho partecipato il 12 settembre scorso, classificandomi seconda e quindi non beneficiando dell’incarico.
    Faccio notare inoltre che di tale bando sono venuta a conoscenza soltanto casualmente tramite un collega mediatore culturale e insegnante precario di italiano a stranieri come la sottoscritta, incontrato una sera per caso.
    Dovremmo cercare di fare un bel gruppo e di metterci in mente una cosa: fin quando non saremo noi a pretendere trasparenza e merito, tutto continuerà ad andare come va ora.
    Vi abbraccio.

  5. Ciao Sars, e grazie per aver commentato.

    Non sono d’accordo con te. Il problema non credo sia un altro, credo anzi che la circolazione delle informazioni sia un problema cruciale in qualsiasi mercato del lavoro.

    Non mi risulta il fatto che i bandi sono pubblicati. Almeno non dappertutto.

    Inoltre, credo che il punto di vista sia sbagliato. I CLA sono una delle molte possibili offerte di lavoro con cui si tira avanti la carretta. Quindi significa che sono una fra le mille altre cose da controllare che si aggiungono al milione di altre cose da fare che ognuno di noi fa. Se mandassero un’email di mailing list le cose sarebbero ben piu’ facili.

    Infine non capisco perche’ fai riferimento al sito della propria citta’. Se internet ha qualcosa di buono e’ proprio che permette di accedere ad informazioni lontane nello spazio. Io per esempio un contrattino al CLA di Palermo me lo farei con grande soddisfazione: vuoi mettere uscire dal lavoro e andare a mangiarsi un cannolo in riva al mare invece che prendere la metro di Roma per tornare al Tiburtino? 🙂

  6. ciao a tutti
    se si tengono d’occhio i siti delle unviersità della propria città i bandi si trovano.
    il vero problema è un altro.
    da questi cla chiamano una settimana prima dell’inizio del corso (se va bene), quindi o prendere o lasciare.Non c’è continuità e i contratti sono sempre e solo a collaborazione. Anche io pensavo fosse la manna dal cielo, ma mi sono abbastanza ricreduta, considerando anche che spesso i cla pagano con tempi biblici.

  7. Ma se e’ come dici tu, allora proprio tutti quelli che non vengono mai a sapere di questi bandi dovrebbero mandarla la mail. E’ tutto nel loro interesse, tanto cos’hanno da perdere?

  8. ahahahahha rido sotto i baffi e anche sopra
    una mail all’AICLU nn la manderà nessuno
    gli avvisi sono affissi sulla bacheca quella sigillata dai vetri (se possono pagare 40 euro l’ora nn avranno quella plebea di pseudo sughero) perché i contratti sono a progetto e rinnovati ai soliti, quindi la notizia non deve circolare troppo, ma essere pubblica quella sì, un po’ come per i matrimoni

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