Non basta solo l’ispirazione per scrivere, serve anche il tempo, ed io di tempo per scrivere utimamente non ne ho avuto. E vi avrei voluto scrivere da tempo tante belle cose…
Per esempio, vi avrei voluto scrivere delle ultime strabilianti lezioni con gli studenti: la conferenza sul “Flipping sterotypes in the language class”, in cui sono riuscita a unire il mito ribaltabile e ribaltato degli stereotipi: Signori e Signore, Mister Bruno Bozzetto “Europe vs Italy” e Igiaba Scego, il mio cavallo di battaglia con il racconto “Salsicce” e l’attività “mi sento italiano/a quando” che ho fatto quasi ingurgitare ai miei studenti proprio come faceva Igiaba con le salsicce, perché non avevo tempo e dovevo avere materiale per la conferenza…
Vi avrei voluto dire che la foto di quel post “grazie per l’italiano” che vi appare se gentilmente cliccate sul link del paragrafo che avete appena finito di leggere, insomma che quella frase l’ha scritta J., alunno che ho avuto tre anni fa, che presto si sposerà con K. che è stata mia studentessa fino a maggio e a cui ho regalato la mia bicicletta…
Vi avrei voluto dire che lo scorso semestre, quasi agli sgoccioli dello scorso semestre, sono riuscita a portare a lezione un video di Makkox, Marco Dambrosio Makkox, il mio mito. E sono riuscita a farlo quando quasi non ci speravo più e invece quando meno te lo aspetti Makkox disegna un capolavoro, “Grande Opera“, eh d’altronde è un genio, e riesce a zittire i miei studenti. Gliel’ho scritto io a Makkox che ero finalmente riuscita a lavorare con una sua storia e lui mi ha risposto all’istante, con tante belle parole sul nostro lavoro di insegnanti e su quanto lo avessi reso felice di questa testimonianza. Bingo! Che più lo racconto e più mi sembra incredibile, il tuo mito che ti fa i complimenti, ma che altro potrei aspettarmi da questa professione?
Mi sarei voluta confrontare con voi al momento di portare in classe i gesti, mai scelta fu più azzeccata, ma sconsiderata se si ha poi un sillabo grammaticale da dover rispettare. Vi vorrei far vedere i video dei miei studenti, ma non ne ho l’autorizzazione, e allora ecco le flashcard di Jolie [Sgioooli] che me le ha consegnate con molta sopresa. Lei si è laureata e se ne sarebbe disfatta, io che sono nostalgica e un po’ feticista, me le guardo e mi si stringe il cuore.
Vorrei condividere con voi la tenerezza che mi hanno fatto alcuni studenti di Fisica, una manciata di giorni fa. Ho trascorso un paio d’ore nell’auletta autogestita e in questi studenti ho rivisto i miei, perché insegnanti lo si è a prescindere dalla stabilità lavorativa e gli studenti sono tutti piezz’e’cor’, senza distinzioni di materie, anche se poi alcuni si dilettano con questa roba, ma dico io!! (dal sito “draw my professor”).
Vi avrei voluto dire che ho lavorato benissimo con l’Unità 2 di Bravissimo 2 sull’imperfetto, ripassandolo (e finalmente) con un’attività sul Miracolo italiano degli anni 60 (della descrizione fisica e di “cosa facevi da bambino” non ne potevo più). Ci siamo così entusiasmati che ne sono nate presentazioni orali sugli anni 60 negli Stati Uniti e sono riuscita a portare un paio di studentesse alla celebrazione della settimana della lingua italiana nel mondo. (erano un 231, 80 ore di italiano alle spalle con la pausa delle vacanze estive di mezzo, un atto eroico il nostro!!!)
Vorrei condividere con voi delle belle attività su cui ho cliccato solo adesso per condividerle, perché non ho avuto un attimo di tempo nemmeno per complimentarmi con Antonella e Fabrizio, per aver condiviso sul gruppo queste loro perle: lei sulle frasi delle canzoni entrate nel linguaggio comune, su Niccolò Ammaniti lui. Antonella e Fabrizio sono dei colleghi preparati e generosi che non si smentiscono mai. Entrambi in Spagna, facciamocene una ragione, cervelli che partono e rimangono, altri che ritornano…
Io nel mio piccolo al massimo posso consigliarvi “L’allucinazione” di Marina Rei per le parti del corpo. (fate attenzione a fianco, penultimo verso).
In vena di link, vorrei ricordarvi di cliccare sull’ultimo numero di E-JournaLL, una rivista di linguistica, in tre lingue, la cui editrice -una delle editrici- Laura è una cara amica che adesso posso anche incontrare spesso, e nel quale numero scrive un caro amico, con cui ho solo avuto scambi virtuali, Paolo Torresan (è un invito a cliccare e a divorare il numero, si è capito, sì!?!?)
Vi avrei voluto dire quanto mi piace il sito Ludolingua di Annalisa. Che quando ci clicco penso che sia il sito che tutti noi avremmo voluto mettere su, accattivante, ordinato, chiaro, professionale. Annalisa ti faccio pubblicamente non solo i complimenti, ma tanti in bocca al lupo, quando te ne serve uno, vieni qui e conta sul nostro.
E allora qui non posso non citare Corso Brancaleone di Desi. Non ho mai incontrato un sito, un blog, una pagina più aggiornata di questa. Imparo sempre qualcosa anch’io sull’Italia quando Desi posta qualcosa. Aggiornamenti sull’Italia dal Brasile!
Avrei voluto condividere un’intervista in cui parlo della nostra figura professionale e dei nostri diritti calpestati da tutti, nella speranza che, per difenderli, non ci perderemo di vista.
Avrei voluto parlarvi da tempo della costanza, dell’abnegazione e dell’entusiasmo con cui il nucleo ricostituito di Riconoscimento sta portando avanti la lotta per la #CDCA23. È un gruppo assortito che cresce grazie a colleghi motivati, per i quali non c’è vacanza o impegno che tenga. Infatti a volte mi sembra di stare nel Truman Show! E la pagina, ma soprattutto il blog cresce. E allora grazie, grazie a tutti quelli che ci seguono e soprattutto grazie a chi lo anima nel dietro le quinte, quindi grazie Alessandra, Cecilia, Marco e grazie a tutti quelli che sento quotidianamente, ma non cito, avete comunque la mia riconoscenza pubblica, grazie a coloro che commentano animatamente e pacatamente e ok, mi fermo, perché qui adesso si parla d’altro ma vabbeh…
Avrei voluto sfogarmi, sulla mia difficoltà con le virgole, ma ve ne saresti accorti da soli, da tempo, ormai, 🙂
E in conclusione, un piccolo particolare: Ildueblog compie 10 anni!! E se non ci fossi io a ricordarvelo, con Porfido in giro per Roma alla ricerca del parcheggio e Ciro disperso nella globosfera, passerebbe inosservato!!! Ma che bello questo blog e che bello il numero 10.
Cento di questi giorni, blogguccio bello!
Auguri a tutti voi che l’avete reso tale!
Love!
(dell’apocope sulla tastiera e del destino dei laureati in lingue, nella prossima puntata: al bucolico non metter fine…)
Grazie di cuore, Francesca.
Ops, mi è scappato un commento incompleto, ecco la seconda parte:
Buon compleanno e grazie a voi che rendete costantemente questo lavoro stimolante e ricco. Mantenere alto il livello è prerogativa di pochi. Le flashcards sono bellissime, anche io le avrei conservate… ma dico, si buttano via queste cose? Cassetti pieni e stomaci chiusi 🙂
Grazie
Infatti, non è altrettanto facile replicare quando sono in ballo i sentimenti. Con Makkox, il mio mito battagliero dal gran cuore ho avuto il piacere di parlare, ma non credo che lo incontrerò mai. Che incontrerò la bella persona che tu sei, ne ho la certezza. È solo questione di tempo. Ogni cosa a suo tempo. Ma grazie a te. ll.
Prima di scrivere le parole che seguono ho dovuto asciugarmi varie volte gli occhi, e non è che fossi raffeddato o avessi la congiuntivite. E la causa degli occhi umidi eri tu cara Ambra. E allora ti dico che… Generosa come sei, sai riconoscere la generosità che c’è negli altri. Intelligente come sei, puoi vedere il talento dove c’è. Lavoratrice come sei, sai vedere (e riconoscere) il tanto lavoro che c’è dietro i progetti che ogni collega porta avanti. Sociale come sei, sai unire, condividere e mettere a disposizione di tutti noi quello che conosci e quello che pensi valga la pena di essere conosciuto. Grazie per fare di questo blog una gran bella occasione d’incontro e di stimolo. Grazie per aiutarci a crescere come persone e come insegnanti. Grazie di cuore.